VERBANIA,  18.04.2003

                                                                                             ALLE  SEGRETERIE  NAZIONALI 

                                                                                                  CGIL, CISL , UIL, UNSA-SALFI, FLP-CISAL, RdB                                                                                                                            LORO SEDI

OGGETTO:  Agenzia del Territorio – Personale in mobilità incentivata per le sedi di  Biella e Verbania- Revisione accordo sindacale – Richiesta d’incontro. 

            Facendo seguito alla precedente corrispondenza  e alla luce di quanto già rappresentato con le note del 25.07.02 prot. 68683 e del 05.02.03 prot.11647 (allegato 1) inoltrate ai Vertici dell’Agenzia e a Codeste  OO.SS. I sottoscritti dipendenti, ad oltre un anno dall’avvio dei nuovi Uffici Provinciali, nel tentativo di rettificare varie e generiche interpretazioni diffuse sul “caso” mobilità Verbania-Biella, non  corrispondenti alla evidenza dei fatti emersi negli Uffici in argomento, con la presente intendono esplicitare, ancora una volta, le motivazioni delle proprie attuali gravi condizioni di disagio economico e non solo, derivanti dalla ricaduta negativa conseguente al trasferimento in parola, sì da sottoporre alle considerazioni di Codeste OO.SS. alcune proposte che se unitariamente condivise, possono rappresentare valida base di trattativa con l’Agenzia, nell’intento di chiudere l’annosa questione scaturente dal palese esperimento mal riuscito  di  mobilità  incentivata  posta in essere verso i ripetuti Uffici  e a tal fine premettono:

            -L’accordo sindacale  del 29.10.01 che ha dato inizio alla mobilità, sanciva l’impegno dell’Agenzia  “…di contribuire alle spese derivanti dal disagio per il trasferimento…” per tale spesa “..viene determinata un’indennità di trasferimento pari a..”(allegato 2)-. E’ quindi apoditticamente  evidente la volontà dell’Agenzia di erogare le somme a copertura di “spese” e non per corrispettivi o guadagni del lavoratore come erroneamente ora, a cose fatte, invece viene affermato. Peraltro, solo per notizia, risulta che l’Ufficio di Biella ha interpretato, secondo gli scriventi, in modo aderente alla fattispecie, la qualità di “spesa” delle stesse erogazioni economiche, impropriamente nomate incentivanti con la conseguente liquidazione di CUD per il personale di quell’Ufficio di entità ben più contenuta, evitando un “conguaglio fiscale” che per i sottoscritti ha determinato un netto azzeramento stipendiale di circa tre mensilità, gettando nel panico economico le famiglie dei mobilitati.  A fronte di questa rappresentazione dei fatti, mal si concilia il mancato rispetto dell’accordo sindacale del 20.02.03 consistente nella “interpretazione autentica” (allegato 3) del  precedente datato 29.10.01 nel senso corretto ed applicato presso l’Ufficio di Biella-

                Ritengono gli scriventi inaccettabile un simile comportamento dell’Agenzia,  anche nei confronti dei Rappresentanti dei lavoratori che hanno sottoscritto quest’ultimo documento.    Né si può fingere d’ignorare la sostanziale destinazione  delle somme erogate, come più volte affermato, interamente assorbite dal canone per l’abitazione, che quindi sostanzia non un guadagno, bensì una spesa sostenuta dal lavoratore  per conto e necessità dell’Amministrazione.

            Le conseguenze negative prodotte a danno dei mobilitati, facilmente intuibili, restano affidate alla sensibilità di Codeste OO.SS., nulla integrando, se non alcuni appunti (allegato 4) prodotti da  dipendenti particolarmente colpiti dalla situazione negativa lamentata, anche per la pesante proiezione fiscale che ciò  genererà  per i  prossimi anni.

            Non v’è stato quindi  di fatto nessun “incentivo”, ma un danno evidente per un trasferimento che sembrava  vantaggioso per il lavoratore.   Si sottolinea inoltre,  scarsa trasparenza nella conduzione della l’intera operazione, infatti a fronte di specifica informativa avanzata prima della partenza per Verbania relativa al “quantum” netto che sarebbe stato erogato a ciascun lavoratore (allegato 5) l’Agenzia non forniva alcuna risposta,  probabilmente  per evitare sicuri ripensamenti sulla proposta di mobilità del personale interessato, che una volta venuto a conoscenza delle insufficienti condizioni offerte, non avrebbe aderito alla mobilità in parola, mettendo in forse l’apertura degli Uffici, ritenuta obiettivo primario previsto dalla Convenzione 2001 tra Agenzia e  Ministero Finanze.      Come definire un simile comportamento  ??….. 

       Complessivamente, alla luce delle evidenze attuali, la mobilità  incentivata, così come proposta dall’Agenzia può considerarsi un esperimento economicamente fallimentare per i dipendenti coinvolti, a fronte invece del pieno successo d’immagine raggiunto dall’Amministrazione costituito dall’avvio dei due Uffici, nonostante la forte carenza di organico alla quale nei fatti questi dipendenti hanno dovuto fare fronte pur senza alcuna  remunerazione aggiuntiva.

            Si vuole infine, a dimostrazione della incongruità delle cifre erogate, esporre il seguente analitico conteggio con  dati forniti dall’Amm./ne stessa:

Somma lorda individuale corrisposta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. .     42.314,98      

Contributo Fondo pensione e Fondo Credito, in  totale . . . . . . . . . . . . . . . . .       3.850,66

Imponibile  ai fini    IRPEF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..€. 38.464,32                                                                               

Trattenute già operata  del 32% . . . . . . . . . . . . . . . . . €   12.308,50                                                                                                                                                             

Conguaglio fiscale come da CUD 2003  per un

Un dipendente C3 – trattenute effettuate:

Stipendio febbraio ‘03. . . . . € 1.536,84 

Stipendio marzo    ’03. . . . . € 1.536,84

Stipendio Aprile    ’03. . . . .     234,42

                    Totale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. €    3.308,10

Addizionale Regionale irpef

Decorrenza   apr.-nov ‘03

  68.24 x mesi 8 = . . . . . . . .€   545,92 

Addizionale Comunale

  15,16 x mesi 8 = . . . . . . . .€   121,28        

                        Totale .  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€      667,20            

  Sommano le detrazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .   16.283.80               

                                                                              Restano  al netto. . . . . . . . .€  22.180,52 

            Tale somma netta costituisce la spesa che ciascun dipendente impegna per il fitto di un piccolo alloggio,   circa   € 600/mese.

Per i tre anni previsti dall’accordo sono:

€ 600 x 36 mesi   = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€   21.600,00

                                                                             Restano netti e puliti . . . . .€         580,52

                                                                              Pari a circa 200 €/annui

   Senza commento alcuno !!     

   E’ forse questo l’incentivo che si voleva proporre al lavoratore trasferito?

   Ma c’è dall’altro. . .

            Alle suddette  risultanze contabili, vanno inoltre aggiunte altre spese che portano il conteggio finale ad un saldo fortemente negativo, a solo titolo di esempio si elenca:

-Maggiori costi  per  ticket sanitari;

-Perdita degli assegni per carico di famiglia  

-Maggiori oneri per frequenze universitarie dei figli a carico, in taluni casi di grossa entità (circa 12.000 euro/annui)

            Tali oneri in gran parte sarebbero stati meglio assorbiti e forse  rientrati  nell’ordinario carico fiscale di ciascuno, se le somme erogate fossero state considerate (come di fatto sono) “spese” e come tali sottoposte a diverso trattamento fiscale.

            Tutto ciò premesso e documentato, tralasciando altre considerazioni, tuttavia non marginali, quali ad esempio il maggior costo della vita in una località  turistica definita di lusso, ma anche il maggior impegno lavorativo (come avanti precisato) svolto in conseguenza dell’insufficiente numero di personale addetto, elemento non portato a preventiva conoscenza  dei lavoratori  incentivati (si fa per dire),  i sottoscritti dipendenti,

fanno appello

 alle OO.SS.  affinché, assunte come proprie le giuste rivendicazioni degli scriventi,

unitariamente

inducano i vertici dell’Agenzia a rispettare l’accordo sottoscritto relativo all’interpretazione autentica di quelli  precedenti, nel senso che le somme erogate non costituiscono emolumenti,  ma spese  escluse dalla formazione del reddito ed autorizzare in conseguenza di ciò l’emissione di  nuovi CUD  rettificativi dei precedenti.     

            Inoltre, nell’ambito di una riconsiderata trattativa del pacchetto “mobilità incentivata” a prevedere la erogazione, sotto forma adeguata, di un  vero e tangibile rimborso spese che tenga conto del disagio economico derivante (come aritmeticamente sopra dimostrato) dalla mobilità  in argomento.  In subordine, qualsiasi altra iniziativa che codeste  OO.SS. ritenessero opportuno formulare a sostegno delle giuste aspettative e nel rispetto degl’impegni assunti dall’Agenzia nei riguardi di questo manipolo di volenterosi dipendenti.   

            Infine, come da accordi per le vie brevi e prima di ogni altro incontro conclusivo con l’Amministrazione, chiedono di conoscere la data  di convocazione del rappresentante degli scriventi lavoratori per chiarire a voce ogni aspetto della spinosa  problematica e definire di concerto le OO.SS. in indirizzo la linea più adeguata per uscire da una situazione conflittuale non più tollerabile, suscettibile di degenerare in un contenzioso anche di natura  giuridica.

                                                                                Distinti cordiali saluti.

PS : Seguono via Fax  allegati da 1 a 5-

 

                                                 f.to   I dipendenti  in mobilità dell’Ufficio di Verbania