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       SE QUESTO E’ SINDACATO… (parte II)  | 
    
      
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       CGIL, CISL, UIL e CONFSAL (SALFI) avevano firmato l’accordo
      di Febbraio 2002. Avevano concordato un presunto aumento di
      stipendio assolutamente insufficiente al recupero dell’inflazione. Non
      solo, l’aumento, secondo quell’accordo, doveva andare prevalentemente
      nel salario accessorio. In cambio di questo si dava il via libera ad
      una serie di privatizzazioni di servizi pubblici di portata storica.
      Dopo 14 mesi le privatizzazioni procedono, il contratto non si vede…
      in linea con la concertazione, che proprio quell’accordo richiamava. Secondo
      la concertazione non esiste più il diritto. Esistono solo gli accordi.  L’aspetto più eclatante è quello dello stipendio,
      che, con la concertazione, non è più legato automaticamente
      all’inflazione. Va contrattato. Così i rinnovi contrattuali slittano,
      quindi gli aumenti sono sempre tremendamente in ritardo e insufficienti
      al recupero del valore d’acquisto.  In
      dieci anni di concertazione abbiamo perso circa il 30% HA
      SENSO PROTESTARE PER DIFENDERE QUESTO? La concertazione ha modificato le relazioni sindacali al
      punto che è divenuto più importante il modello partecipativo che i
      contenuti che in esso vengono sviluppati. Il
      sindacato sembra avere più interesse a far vedere che c’è. A gestire,
      magari anche in maniera clientelare, piuttosto che alla lotta per il
      miglioramento reale delle condizioni di lavoro.  Un esempio? Il Fondo di Previdenza. Nel 2001, il SALFI,
      aveva scritto una proposta, da noi chiamata “il documento fantasma”,
      di trasformazione del Fondo. Si era parlato di trasformazione in un
      “fondo di solidarietà”. Una sorta di cassa integrazione pagata col
      fondo… di utilizzo del fondo per mettere in moto la mobilità non
      volontaria nazionale… una proposta aberrante, che avrebbe come
      unico effetto, è evidente, quello di aumentare il potere clientelare di
      chi assumerebbe la gestione dei fondi. All’epoca, quando noi abbiamo pubblicato il documento, CISL
      e UIL avevano preso le distanze dalla proposta del SALFI… ma, ora?
      chissa? La
      proposta RdB è, invece, quella di liquidare il fondo agli aventi
      diritto, questo darebbe i soldi ai legittimi proprietari e toglierebbe
      potere di gestione a chi farebbe di tutto per conservarlo Dare sempre ragione all’Amministrazione, magari tuonando
      contro gli effetti delle proprie scelte. Questo sembra il segreto di
      alcuni sindacati. Il segreto per restare in sella. Il segreto per ottenere
      incontri separati. Il segreto per fare bene gli interessi (di chi?). Meditate, gente, meditate Roma,
      14 maggio 2003 Esecutivo Nazionale RdB-PI Finanze e Agenzie Fiscali  |