SCIOPERO 27 GIUGNO Appunti per un’assemblea delle Agenzie Fiscali A cura di Tarcisio Cognoli – RdB PI Marche |
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Al fine di comprendere la
situazione del contratto del comparto Agenzie Fiscali, occorre ripartire
dall'accordo del luglio 93, che sanciva la nascita della concertazione,
per evidenziare la perdita del potere di acquisto degli stipendi ormai
superiore al 30%, a, fronte del corrispettivo aumento del PIL.
L'occupazione nel frattempo non è aumentata in maniera significativa ,
mentre sono cresciuti a dismisura la flessibilità e il lavoro atipico. La concertazione è un processo con
il quale le OO.SS. concordano e condividono preventivamente con il governo
obiettivi e finalità comuni e poi vanno a spiegarli e ad imporli ai
lavoratori, con l'unico fine di partecipare
alla gestione dei processi.
La concertazione è un continuo
gioco al ribasso, che non garantisce gli stipendi nemmeno dall'inflazione
programmata, figuriamoci da quella reale. Con il pessimo accordo del febbraio
2002, non sottoscritto dall'RdB, le maggiori organizzazioni sindacali
hanno ribadito il rispetto della pratica della concertazione per i
contratti di p.i., vincolando gli ipotetici aumenti all'inflazione
programmata, consentendo che la maggior quota degli stessi fosse destinata
alla incentivazione della produttività e soprattutto accettando
pienamente le logiche delle privatizzazioni, esternalizzazioni dei
servizi, outsourcing. L'unica cosa che
"strappano" al governo è quanto era già previsto in
finanziaria: il confronto sull'argomento. Anche in questo caso, pare che
l'unico problema sia quello che le modalità di tali processi siano
concertate (o addirittura cogestite) con loro. Nulla quindi e stato fatto contro
lo smantellamento degli uffici pubblici. Oggi ci ritroviamo con contratti
fermi da 18 mesi, con le Agenzie del Demanio (subito) e Territorio (appena
rimandata nel tempo) prossime alla trasformazione in Enti pubblici
economici, con i lavoratori a rischio di mobilità e licenziamenti. Riprende forza il decentramento
delle funzioni catastali agli enti locali, i quali però non hanno nessuna
intenzione di accollarsi il personale., ma che sono collegati, invece, a
società private pronte alla gestione della materia. La sottosegretaria del ministero
dell'Economia M.Teresa Armosino, in merito alla questione del personale
del catasto, ha affermato di essere convinta che va garantito il lavoro
e non il posto. Il demanio è sempre più
un'Agenzia a termine, una volta esaurito il suo compito, che è quello
della vendita degli immobili, verrà riaccorpata al territorio. Per le Entrate la musica non è
molto diversa, con la suddivisione degli uffici in due settori: quello dei
servizi al pubblico, con sportelli decentrati nei comuni maggiori, a
rischio di esternalizzazioni., e quello dell'accertamento, a corto di
lavoro con la politica dei condoni e della riduzione delle tasse. D'altra parte lo smantellamento del
sistema fiscale appare inevitabile quando si privatizzano la sanità, la
scuola e i servizi pubblici in genere. Su questi temi è necessario
coinvolgere tutti i cittadini. In questo contesto si inserisce la
questione irrisolta del rinnovo contrattuale delle Agenzie, che, a fronte
di un salario totalmente inadeguato, non offre per ora alcuno spiraglio. Nella migliore delle ipotesi si avrà
un contratto come quello dei ministeriali, che è assolutamente inadeguato
dal punto di vista economico e contiene elementi molto preoccupanti quali
la questione della contingenza nello stipendio tabellare, che però non è
pensionabile, nonostante l'ARAN fosse d'accordo, per non parlare
dell'inasprimento delle norme disciplinari. Sulla questione del rinnovo
contrattuale sono emerse delle ipotesi molto preoccupanti, che legano il
mancato rinnovo alla questione delle privatizzazioni ( a che serve
rinnovare un contratto a lavoratori che a breve non faranno più parte
delle Agenzie?), oltre alla speculazione vera e propria (non si rinnova
per congelare gli stipendi , tanto quando sarà il momento non ci sono
interessi). In questo contesto di per se molto
fosco si inserisce la questione delle nuove norme sul lavoro introdotte
con la cosiddetta Legge Biagi (facile speculazione che utilizza il nome di
una persona che ha perso tragicamente la vita anche per la mancata tutela
del governo con il quale collaborava), che rendono il lavoro sempre più
precario. Il lavoro precario, già presente
nei nostri uffici con i LTD e i tirocinanti, sarà utilizzato sempre di più. Purtroppo, però, l'ampliarsi del
precariato, dell'insicurezza nel mondo del lavoro, stanno avendo effetti
devastanti sull'economia, innescando un circolo vizioso di stagnazione dei
consumi che rende il nostro paese, con le pur ovvie differenze, a rischio
"Argentina". In questo contesto la questione dei
diritti assume una valenza fortissima in quanto di fronte agli attacchi
molteplici al mondo del lavoro con la conseguente riduzione degli stessi
è necessario lottare per la loro estensione, come abbiamo fatto in
occasione del referendum sull’articolo 18. Non ci dimentichiamo che l'art. 18,
ad esempio, può essere aggirato con la frammentazione delle aziende, e
quindi la questione potrebbe facilmente riguardare tutti noi nel contesto
delle privatizzazioni. A questa situazione drammatica è
doveroso tentare di opporsi, ed è per questo che il Coordinamento
Nazionale delle Agenzie Fiscali della RdB-CUB ha programmato una giornata
di sciopero nazionale per venerdì 27 giugno 2003, in concomitanza
di uno sciopero proclamato anche da altre OO.SS., con la differenza che
l'RdB sciopera per il rinnovo del contratto ma soprattutto contro le
privatizzazioni e lo smantellamento del sistema fiscale, mentre altri
per il rinnovo del contratto ma anche a difesa dell'accordo del 2 febbraio
2002, che le privatizzazioni di fatto condivide. Per questo chiediamo a tutti i
lavoratori delle Agenzie fiscali di aderire alla piattaforma di sciopero
dell'RdB e di partecipare alla manifestazione nazionale a Roma,
lunedì 27, ore 9,30, dal Ministero Economia e Finanze, Piazza Mastai,
nella speranza che tutti siano ben consci che il nostro futuro si gioca
in questi pochi mesi. Sarebbe opportuno che chi vuole e
può partecipare alla manifestazione dia la propria adesione per
organizzare il viaggio. Naturalmente lo sciopero del 27
giugno è solo la prima di una serie di iniziative che sono in cantiere,
quali raccolte di firme, appelli, blocco dei piani per il recupero
arretrato, iniziative sulla produttività , aumento dell'importo dei buoni
pasto, continuazione della battaglia per la 14° mensilità (per la quale
sono state raccolte 20.000 firme). Vi chiediamo, inoltre di sostenere
l'attività dell'RdB anche con le iscrizioni, perché troppo spesso i
nostri delegati vengono "usati" quando ci sono problemi grandi e
piccoli da risolvere, poi però si sciopera con le altre sigle, non ci si
iscrive, ma si utilizza il lavoro di pochi a vantaggio dei molti che
stanno alla finestra. In questo particolare momento tutto
questo non è più possibile, pertanto, chi è convinto che le nostre
iniziative vadano nella giusta direzione, ha il dovere morale di
iscriversi. Si propone a questa assemblea di
sottoscrivere una mozione che chieda il rinnovo del contratto con salario
adeguato, 14° mensilità,ecc., e che sia contro lo smantellamento della
P.A.
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