Contratto
Agenzie Fiscali
Si aprono (male) le trattative |
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Roma, 6 agosto 2003 |
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Oggi, 6 agosto, si è aperta
formalmente all’ARAN la trattativa per il contratto delle Agenzie Fiscali.
Un contratto importante perché
siamo di fronte ad un settore che è stato separato dal comparto Ministeri a
seguito di un processo di riforma che ne ha esasperato l’aziendalizzazione,
perché dai suoi contenuti si dovrebbe comprendere quanto il governo intende
investire sul ruolo pubblico del fisco, oggi a forte rischio di smantellamento.
Se
il buon giorno si vede dal mattino, oggi non è un buon giorno.
La direttiva del governo sul
contratto, atto di indirizzo fornito all’ARAN, soffre chiaramente della
mancanza di coinvolgimento dei vertici delle Agenzie, e già questo è un
pessimo segnale riguardo al peso che questo governo riconosce alle Agenzie.
Per quanto riguarda i contenuti,
infatti, la direttiva, lungi dal tenere conto della specificità del comparto,
si limita a confermare, in peggio, il già concluso contratto dei ministeri,
senza risorse economiche supplementari, senza dire nulla sulla perequazione
economica tra le diverse Agenzie, sulla quattordicesima mensilità, sui buoni
pasto, inserendo un peggioramento del sistema sanzionatorio, e, quel che è
peggio, imponendo un nuovo sistema ordinamentale, definito molto rigidamente,
che, accorpando gli obblighi di mansioni e moltiplicando i livelli economici,
obbligherà migliaia di dipendenti a fare lo stesso lavoro pur con stipendi
fortemente diversi.
Le RdB hanno manifestato la loro
contrarietà, trovando in tali contenuti la conferma dello stato di agitazione e
mobilitazione del personale delle Agenzie, che appare ancora più necessario per
spingere il governo, prima del prossimo incontro sul contratto all’ARAN, il 10
settembre, a rivedere radicalmente l’atto di indirizzo.
Roma, 6 agosto 2003
RdB/CUB PI
Finanze e Agenzie Fiscali