Agenzia
del Demanio: PONZIO PILATO |
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Roma, 20 ottobre 2003 |
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All’Agenzia
del Demanio, oggi, a sette giorni dalla scadenza dell’opzione per i
dipendenti, abbiamo partecipato ad un incredibile incontro.
L’attuale
dirigenza, pressata dalle richieste di garanzie e dalla presenza di alcune
centinaia di lavoratrici e lavoratori giunti per protesta da tutta Italia, ha
dichiarato di “lavarsene le mai” affermando di non essere l’organo
competente a discutere di garanzie per il personale.
Un
insulto per tutti coloro che vengono messi in bilico da questo governo e dalle
scelte di privatizzazione che, a partire dalla trasformazione in Agenzie, ormai
vanno avanti da diversi anni.
NON CI RESTA CHE TRACCIARE QUESTO PERCORSO:
Dichiarazione
dello stato di agitazione del personale
Indicazione
a tutti i colleghi di effettuare, entro il 27 ottobre, l’opzione per
restare dipendenti pubblici, non importa oggi individuare la sede da
richiedere. L’opzione va indirizzata al Ministero Economia e Finanze,
Dipartimento Politiche Fiscali.
Noi
chiederemo un immediato incontro al Ministro dell’Economia e delle Finanze,
Tremonti, e al Dipartimento Politiche Fiscali, ai quali segnaleremo lo stato
di agitazione, rappresenteremo il disagio del personale e chiederemo garanzie.
Chiederemo
inoltre un incontro al Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del
Consiglio dei Ministri (Ministro Mazzella) per ottenere certezze sui
“posti liberi nelle Pubbliche Amministrazioni” a cui, secondo il decreto
173/2003, il personale che dovesse optare per non seguire la trasformazione, ha
diritto di accedere.
Infine,
sull’esempio di quanto accaduto a Genova e ad Ancona, invitiamo tutti i
delegati sindacali locali a chiedere un incontro con gli Uffici Territoriali
di Governo (ex Prefetture) per richiedere, anche in sede decentrata,
garanzie da parte del Governo e indicazione di posti accessibili.
NON
C’E’ PIU’ SPAZIO PER LA MEDIAZIONE
O CI SONO SUBITO RISPOSTE CHIARE
O NON RESTA CHE LA LOTTA
Esecutivo Nazionale RdB/CUB PI Agenzie Fiscali