UN PICCOLO PASSO PER I RICORSI,
UN GRANDE PASSO PER I DIRITTI

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Ad ora (1 dicembre) quasi 5.000 tentativi di conciliazione presentati alle DPL

Alcune Direzioni Provinciali del Lavoro, Cremona e Cagliari, quelle dove per prime abbiamo presentato il ricorso, hanno chiesto ai corrispondenti uffici locali delle Agenzie di nominare un componente in seno al Consiglio di Conciliazione e produrre le loro note difensive!

Questo è un enorme passo avanti nella costruzione del forte strumento di pressione che il ricorso rappresenta. 

Quanto chiesto dalle DPL ai singoli uffici li metterà in difficoltà e farà rimbalzare il problema a livello centrale...
proprio come noi volevamo!

Le controparti naturali del nostro ricorso sono Governo, ARAN e Agenzie. Abbiamo sollevato un’evidente contraddizione normativa “solo” per ottenere subito i soldi che in finanziaria (2002 e 2003) erano già stanziati per i lavoratori.

Le prime lettere delle Direzioni Provinciali del Lavoro confermano utilità e tempestività della nostra operazione,
rafforzandone visibilità ed efficacia

Lo diciamo dall’inizio. Non ha alcuna importanza che il ricorso sia fondato o meno (anche se giova ripetere che lo è)... ciò che importa è che, al di là delle parole, sia l'unico forte strumento di pressione sul contratto attivato nei posti di lavoro.

L’unico strumento, fosse pure imperfetto, che sta portando, in qualche modo, i lavoratori, con il loro peso, al tavolo contrattuale!

I lavoratori hanno capito. Si moltiplicano in questi giorni coloro che, con la loro partecipazione al ricorso, vorrebbero mettere il loro piccolo mattone nella costruzione di un operazione senza precedenti!

Finché il contratto non verrà sottoscritto in via definitiva (circa due mesi dopo l’ipotesi di accordo, che, comunque, pare ancora in alto mare) e, soprattutto, se tale ipotesi di accordo non dovesse contenere, come minimo, quanto richiesto nel ricorso, l’operazione resterà valida… quindi, in tal caso, continuare a raccogliere (e presentare) ricorsi sarà nostro dovere sindacale!


Infine, visto che il raggiungimento dei 5.000 ricorsi, conti alla mano, dovrebbe consentirci di assorbire interamente i costi iniziali di preparazione e diffusione dell’iniziativa lasciandoci solo i costi di gestione della stessa:

Superato il tetto dei 5.000 ricorsi, per ogni nuovo ricorso da tre euro, verseremo il 50%
 
all’Associazione EMERGENCY.

Per aiutare le vittime di tutte le guerre!

Il diritto al contratto aiuta il diritto alla vita