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       La DEREGULATION TOTALE,
      ideologia al momento dominante secondo cui l’assenza di regole e
      controlli farebbe lievitare il sistema produttivo, passa anche per le
      dogane, che devono, sempre di più, accompagnare, piuttosto che
      controllare, il traffico delle merci. Ma, in realtà, questa ideologia
      nasconde migliaia di contraddizioni… perché favorisce chi si muove
      in maniera illecita o, comunque, senza farsi troppi scrupoli. E così
      capita che ci si accorge che gli effetti della deregulation non sono
      quelli di favorire il mercato ma, semmai, quelli di saturarlo e
      snaturarlo, è il caso di specie, con prodotti contraffatti, che
      passano tra le maglie più grandi di una rete che nessuno sembrerebbe
      realmente intenzionato a stringere. E quando queste contraddizioni
      emergono chi viene additato come responsabile? Il lavoratore… l’ultimo
      anello della catena. Ultimo atto
      (per ora). L’attacco subito dai dipendenti dalla Dogana di Napoli,
      rea di favorire (colpevolmente?) il contrabbando tra la Cina e
      l’Italia, al punto che il Ministro Tremonti “in persona”
      si è sentito in obbligo di fare una visita (ispettiva?) alla dogana
      stessa. Anche qui, come accade spesso, si
      cerca di far ricadere su lavoratori e lavoratrici scelte e responsabilità
      non loro: ·        
      Le strutture sono obsolete e cadenti. A Napoli Porto,
      ad esempio, i colleghi lavorano in contemporanea con i muratori (alla
      faccia della  legge 626), per
      costruire un piano in più! ·        
      A Napoli, ma non solo, mancano computers, stampanti, carta,
      fotocopiatrici (ma tanto se non c’è la carta), e quant’altro. Carenze
      in alcuni casi tamponate “grazie” a comodati d’uso perenni dagli
      operatori. ·        
      Chi ha depenalizzato il reato di
      contrabbando?? ·        
      Chi ha firmato il famoso accordo
      commerciale, così vantaggioso per l’Italia (sic!), con la Cina?? ·        
      I controlli sono decisi dal “Canale Verde”:
      sistema automatico che, secondo parametri decisi a monte ed all’atto
      della meccanizzazione della bolletta decide di “VM” visitare la merce,
      “CD” fare solo il controllo documentale o “NC” fare nessun
      controllo. Ultimamente hanno aggiunto “CS” controllo scanner, ma il
      totale dei controlli fisici (CS+VM) sono in una percentuale ridicola oltre
      che automatica. E allora chi ha deciso per il “Canale
      Verde”?? … inadatte le strutture, inadatte 
      le infrastrutture, materiali necessari al lavoro offerti dalla
      pubblica (meglio dire privata) carità, personale insufficiente e
      “mazzate” che arrivano da tutte le parti…  NON POSSIAMO, NON VOGLIAMO, CONTINUARE A SUBIRE IN
      SILENZIO! 23 marzo 2004 Esecutivo Nazionale RdB/CUB PI Agenzie Fiscali  | 
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