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       Il 4 maggio, già con l’Europa
      a 25, si prende ancora tempo, un tempo indefinito. Siamo convinti che
      nessun protocollo d’intesa servirà a garantire il futuro delle Dogane
      di confine con l’Est, senza una pianificazione aziendale seria che le
      inserisca in un progetto strutturale di adeguamento alle nuove attività. Se andiamo a leggere il Piano
      Aziendale 2004 troveremo solo dei cenni e delle analisi del tutto
      superficiali di una vicenda che ha delle conseguenze sull’attività di
      tutta l’Agenzia delle Dogane, e non certo solo del Friuli Venezia
      Giulia. Ci volevano ben altri programmi
      aziendali e politici per sfruttare le opportunità positive
      dell’allargamento, che se non è considerato come una riduzione di
      lavoro e come ridimensionamento del ruolo delle Dogane, può essere
      l’occasione per Trieste e per tutta la Regione di diventare punto
      d’ingresso e d’uscita di tutta la Mittleuropa, in un momento in cui la
      crescita esponenziale dei traffici commerciali con il Sud-Est Asiatico e
      l’Asia in generale vede il bacino del Mediterraneo in posizione ideale
      per far colmare ai suoi porti il gap competitivo nei confronti dei grandi
      sistemi portuali del Nord Europa. Per non sciupare questo vantaggio
      competitivo bisogna quindi investire con decisione su tutta la Regione,
      dato che lo sviluppo di un porto è legato in gran parte al grado di
      sviluppo, in termini di infrastrutture e di servizi, del suo entroterra. Chi meglio dell’Agenzia delle
      Dogane avrebbe potuto svolgere un ruolo di promozione del corridoio
      adriatico di fronte ad un Governo la cui attenzione dichiarata verso le
      grandi opere, nell’anno dell’allargamento dell’Europa, sembra
      concentrarsi principalmente sul Ponte di Messina? Un’altra occasione
      perduta? Nel frattempo non si muove
      nessuno dalla e nella Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia e si
      legano con un filo doppio le problematiche connesse all’apertura delle
      frontiere alla futura attivazione degli Uffici unici: ancora nessuna
      risposta definitiva, dunque, ai lavoratori che aspettano di conoscere in
      che modo verranno coinvolti dalle trasformazioni avvenute. Restiamo in
      attesa…. MA SE CI FOSSE UN PREZZO DA PAGARE,
      NON SI DOVRA’ ACCOLLARE AL PERSONALE! -  | 
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