Roma, 7 maggio ’04
Contratto. Un'altro passo avanti è stato fatto!


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Consiglio dei Ministri n.157 del 7 maggio 2004, ore 13,00

Il Consiglio ha autorizzato il Ministro per la funzione pubblica ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale non dirigente del comparto Agenzie Fiscali (quadriennio normativo 2002-2005 – primo biennio economico 2002-2003).

Un altro passo avanti è stato fatto.

 Non certo con la concertazione ed il silenzio ma con la lotta ed il baccano.

 Come a Gennaio è la partecipazione vera di lavoratrici e lavoratori che obbliga

 chi vorrebbe farne a meno a rispettare i nostri diritti!

 ORA IL NOSTRO CONTRATTO DEVE PASSARE ALLA CORTE DEI CONTI!

 Per questo lotta e baccano devono continuare, se possibile, ancora più forte!

 E proseguire anche dopo la firma del contratto!

Perché, dopo il contratto, avremo di fronte:  


IL RINNOVO DEL BIENNIO ECONOMICO

Il contratto, di cui si sta discutendo, è già scaduto oltre 4 mesi fa. Bisogna aprire subito la contrattazione sul nuovo biennio economico (2004-2005) in cui, secondo le RdB/CUB, oltre ad aumenti veri (noi chiediamo 300 euro procapite, uguali per tutti), dovremo lottare per ottenere che l’indennità di agenzia (ex indennità di amministrazione) sia estesa alle 13 mensilità, pensionabile e senza la discriminante detrazione per malattie brevi, e perché il processo di stabilizzazione del salario accessorio, prosegua, con l’istituzione di una 14^ mensilità. Vogliamo aspettare altri 30 mesi per avere quello che ci spetta?


I CONTRATTI INTEGRATIVI

Bisogna superare le paludi degli attuali concorsi interni, che noi non abbiamo voluti. Nei contratti integrativi dovremmo lottare per ridisegnare le figure professionali e ricollocare il personale in posizioni economiche più congrue alla qualità del lavoro svolto. Questo rendendo concreto uno sviluppo di carriera che comprenda a) lo svuotamento dell’AREA A (transito di tutto il personale all’AREA superiore), b) lo sblocco della situazione incancrenita dei B2 (i famigerati V livelli) e c) uno sbocco per le posizioni economiche apicali dell’ex AREA C. Quello dei contratti integrativi sarà l’ambito in cui lottare per ottenere l’aumento dei buoni pasto (con un occhio alla loro effettiva spendibilità), e per sanare, operando sul FUA e la RSP, per l’Agenzia delle Dogane, il gap di stabilizzazione di salario accessorio…


LA MODIFICA DELLA POLITICA DEI REDDITI

La lotta dovrà estendersi dagli effetti alle cause. La situazione attuale è determinata in gran parte dai meccanismi previsti dagli accordi di luglio 1993. Perché questi finiscano di produrre effetti nefasti sui nostri salari attraverso è necessaria l’introduzione di una nuova “scala mobile” che, automaticamente, di anno in anno, rivaluti i nostri salari sulla base di un paniere congruo alla fascia di reddito che ricopriamo (più pane e latte, meno voli intercontinentali e telefonini).


LA LOTTA ALL’INTRODUZIONE DEL PRECARIATO NELLA P.A.

Perché il precariato è un male. Non solo per i precari, ma anche per chi lavora al loro fianco. E per i servizi che il Pubblico Impiego deve fornire ai cittadini. Per questo a fianco della lotta per la stabilizzazione del posto di lavoro degli attuali precari, ci deve essere coerentemente l’opposizione più ferma all’introduzione nel Pubblico Impiego della legge 30 (legge Biagi) e quindi alle nuove forme di precariato. 


LOTTA NEI POSTI DI LAVORO! - LOTTA FUORI DAI POSTI DI LAVORO!

SCIOPERO GENERALE DI PUBBLICO IMPIEGO 21 MAGGIO 2004


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