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Presentatoci
come un ricambio, l’esodo in massa dei dirigenti dell’agenzia del
demanio, tra cui il Dir.Gen. al personale dott. Nicola Storto, fa
riflettere su quanto sia delicata la posizione di quei 450 colleghi che,
fattisi abbindolare dalle belle parole di qualche dirigente, hanno deciso
di permanere nell’EPE. In
più, durante l’incontro di oggi, abbiamo dovuto assistere al solito
teatrino organizzato per propinarci un modo antico di gestire il
riconoscimento del diritto all’opzione esercitato dai lavoratori:
l’applicazione di criteri di massima tutela per il personale
raccomandato ed il nulla, il vuoto più assoluto, per gli altri. Addirittura,
neanche dopo incalzanti richieste, hanno voluto consegnarci l’elenco del
personale (468 unità) che aveva indicato quale prima opzione un’agenzia
fiscale per il quale è già stato approntato il provvedimento di
trasferimento, proprio per evitare che, da un veloce controllo, avremmo
potuto accorgerci di alcune criticità (104/92 non considerate a favore di
qualche illustre sconosciuto, etc.). Inoltre,
sfruttando nel modo più basso quanto scritto nelle pieghe dell’accordo
del 22/12/03 (non sottoscritto dalla ns. sigla) hanno applicato il
criterio secondo il quale chi ha optato per un’agenzia fiscale verrà
comunque accontentato, trasferendolo sì nel comparto agenzie fiscali ma
con assegnazione in una qualunque delle agenzie (raccomandazione
permettendo!). Per
quanto riguarda i circa 550 Colleghi che hanno optato per le altre PP.AA.,
è da notare che, durante la riunione del 29/04 u.s. tenutasi alla
Funzione Pubblica, la commissione incaricata di gestire i processi di
mobilità ha chiesto ai rappresentanti intervenuti di fornire entro 20 gg.
l'elenco del personale disaggregato per provincia, che ritengono di poter
assorbire. Ancora un nulla di fatto: la partita la giocheremo nell’incontro che si terrà al DPF dopo lo sciopero del 21 c.m. . IL
SEGRETARIO GENERALE |
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