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La
cronica mancanza di organico dell’Agenzia, frutto di anni di politiche
del personale improvvisate e poco trasparenti, costringe ogni anno a
impegni “eccezionali” i lavoratori, che a volte subiscono anche
limitazioni dei loro diritti e delle loro opportunità in nome di una
emergenza che non finisce mai. Fino
ad ora, in nome della grave carenza di organico, si sono viste Regioni con
migliaia di dipendenti con uno o due posti l’anno disponibili alla
mobilità in uscita, domande ai sensi della 104/92 non prese in
considerazione e si è verificato che Direttori Regionali non segnalassero
le domande di funzionari che
avevano fatto richiesta per la frequenza di Master o di altri
corsi, ledendo gravemente le pari opportunità e il diritto alla
formazione: ci voleva una svolta, invece con l’accordo di mobilità
del 2004 non si è visto nessun impegno concreto verso la risoluzione
del problema.
SCARICA QUI L'ACCORDO E LE TABELLE DEI POSTI SULLA (IM)MOBILITA' 2004 Basta
sacrifici. Era ora di
affrontare il problema in maniera organica e risolverlo definitivamente
dando soddisfazione alla grande richiesta di mobilità del personale dal
Nord a sedi del Centro-Sud, e allo stesso tempo garantendo agli uffici
carenti nuovo afflusso di personale. Il
fatto che, di questi tempi, le assunzioni non riescono a coprire nemmeno i
congedi per anzianità, non agevola la soluzione della questione, che del
resto è talmente urgente da non permettere di aspettare tempi migliori. Troppo
spesso le richieste di mobilità in entrata da altre Amministrazioni non
sono state accolte verso gli uffici con
gravi carenze di organico e per l’attivazione di qualche Ufficio
Unico si è arrivati addirittura ad Accordi di mobilità d’ufficio senza
prendere in considerazione eventuali domande dall’esterno (vedi
Piacenza), mentre lo stesso istituto è stato ampiamente utilizzato in
altre sedi in cui ambivano trasferirsi molti colleghi doganali (vedi sedi
centrali). Questa è una contraddizione che esaspera il personale, il
quale si vede tirare fuori la “carenza di organico” solo quando si
deve porre una limitazione ad una sua aspettativa.
Con
la recente trasformazione dell’Agenzia del Demanio e quella dell’ETI
moltissimi colleghi hanno fatto domanda di passaggio all’Agenzia delle
Dogane, molti dei quali nel Nord: è un’opportunità che i vertici
dell’Agenzia non devono lasciarsi sfuggire se vogliono dimostrare di
voler risolvere l’annoso problema, considerato che appositi Accordi di
mobilità hanno previsto che anche i costi relativi vengono trasferiti
dall’Amministrazione di provenienza a quella di destinazione. |
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