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“POLITICHE” SINDACALI
(ovvero, chi ha paura del lupo cattivo?)


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CGIL, CISL e UIL e la Concertazione

… e siamo di nuovo ai Tavoli separati… hanno cominciato CGIL-CISL-UIL che, in cambio della “nuova concertazione” che gli ha promesso il nuovo vertice di Confindustria, devono garantire la pace sociale. Quindi cercano di escludere dai tavoli di trattativa chi porta idee diverse da quelle concertative… quelle, lo ricordiamo, che ci hanno fatto in dieci anni perdere il 30% di potere d’acquisto dei nostri salari, per non parlare dei diritti… 

Dove ci sono vertenze in atto, e parliamo, ad esempio, delle questioni dei Lavoratori a Tempo Determinato, del Demanio, del Dipartimento Politiche Fiscali o di realtà territoriali particolarmente effervescenti, come la Liguria, ci si muove unitariamente…

 …ma non appena si passa alla fase della contrattazione, CGIL-CISL-UIL si accreditano come gli unici interlocutori possibili (di certo specializzati nell’inciucio concertativo), chiedendo alle Agenzie, sia a livello nazionale che in diverse regioni, tavoli di trattativa separati…

Ridicole, poi, suonano le posizioni di quei “sindacati”, SalFi in testa, che pur criticando la pratica dei tavoli separati a livello nazionale, dove CGIL-CISL-UIL hanno “fatto fuori” anche loro, dove “i grandi” li coinvolgono nei tavoli separati contro le RdB, ree di non essere d’accordo con loro, non si fanno problemi e corrono scodinzolando…

Il Lupo Cattivo

Ma facciamo un passo indietro. Cosa sono i Tavoli Separati? Le Organizzazioni Sindacali, in spregio alle più elementari regole della democrazia, possono chiedere di procedere a trattative separate da altre sigle… l’obiettivo, ovviamente, è quello di pre-costituire un “tavolo di maggioranza”, che poi è quello dove vengono prese le decisioni. Ufficialmente per accelerare i tempi, secondo noi, visto che doppiare i tavoli (ovviamente) non ha mai accelerato i tempi, solo per allontanare “orecchie indiscrete” e “proposte alternative”…

Alle Agenzie non pare vero avere tavoli di confronto più “sicuri e tranquilli”, ma questo non è certo l’interesse di chi sta nei posti di lavoro… che, nella vertenza contrattuale, ha dimostrato che vuole l’unità nelle lotte.

Ma ci sono sindacati, ormai è chiaro, che non hanno alcun interesse a essere unitari… e che lo sono solo se, e fino a quando, gli fa comodo!

Ancora una volta questi “sindacati” sull’altare del supremo interesse concertativo sacrificano quanto lavoratrici e lavoratori hanno chiesto e dimostrato di volere.
BASTA CON LE AMBIGUITA’. RIBALTIAMO I TAVOLI !

Date indietro le tessere dei sindacati che non agiscono come voi ritenete giusto… non candidatevi nelle loro liste… non votateli… perché sono le vostre tessere, le vostre candidature, i vostri voti a rinforzare una “politica” sindacale che, al di là delle vane promesse, è dannosa per noi tutti!