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      Ieri,
      14 settembre, al Territorio, si è tenuto un incontro per definire le sedi
      RSU, ovvero i posti in cui potranno essere presentate le liste a partire
      dal prossimo 28 settembre. L’elenco delle sedi è scaricabile CLIKKANDO
      QUI. Nell’ambito
      della riunione, tutte le Organizzazioni Sindacali hanno dichiarato il loro
      dissenso al fatto che i Lavoratori a Tempo Determinato, in base al
      regolamento elettorale firmato da ARAN e Confederazioni Sindacali, non
      hanno diritto di candidarsi e di votare. Colpisce
      positivamente l’unità di tutte le sigle in materia del diritto di
      elettorato (attivo e passivo) dei Lavoratori a Tempo Determinato. Non
      può però essere sottaciuto che la Confederazione RdB/CUB, formalmente,
      ha richiesto all’ARAN (a più riprese, l’ultima il 21 giugno u.s.) la modifica
      del regolamento nel punto del diritto di voto dei precari e, che, a
      fronte della nostra ultima richiesta, l’ARAN ha sottolineato (in data 14
      luglio u.s.) come in assenza di analoga richiesta da parte delle altre
      Confederazioni sia impossibile modificare tale norma… I
      sindacati di categoria assumono una posizione che condividiamo, ma le loro
      Confederazioni non sembrano concordare con loro sull’argomento…  Coloro
      che giustamente, si schierano oggi per il riconoscimento di un importante
      diritto, proprio in forza al numero dei loro iscritti (e dei loro voti
      RSU), garantiscono alle loro Confederazioni la forza per negarlo… Se
      questa contraddizione, come temiamo, non si dovesse superare, il
      diritto continuerà ad essere negato…. ed allora ognuno dovrebbe
      trarre le logiche conseguenze. In
      tal caso, fin da ora,
      le RdB propongono a tutte le organizzazioni sindacali di procedere,
      contestualmente alle votazioni RSU, a elezioni del personale precario. DIAMO VOCE A CHI NON L’HA  | 
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