Quando
a dicembre abbiamo firmato l’accordo sul FPS avevamo
preannunciato che la nostra non sarebbe stata una firma
asettica. Abbiamo scelto la strada difficile di entrare
nel merito senza rinnegare le nostre idee. Per questo abbiamo
elaborato linee guida per la gestione dell’accordo,
per questo cerchiamo di monitorarne l’andamento, al
fine di evidenziarne le contraddizioni, limitare le
disfunzioni e rilanciare sull’accordo relativo al
2004.
Oggi
ci troviamo di fronte alle trattative regionali per la
suddivisione tra gli uffici dei fondi relativi alla maggiorazione
front-office e dei fondi di sede. Alcuni elementi
macroscopici balzano agli occhi.
Sulle
maggiorazioni front-office si evidenzia l’assoluta
scarsità delle somme attribuite a tal fine. Non si
comprende da dove la Direzione Centrale avesse raccolto i dati
per definire l’importo complessivo (secondo loro puntuale
rilevazione dell’esistente). Si assiste quindi al tentativo,
sulla base dell’afflusso di utenza, o peggio, sui dati della
“qualità”, di rideterminare (verso il basso) a posteriori
il numero degli sportelli degli uffici. Inaccettabile.
Sul
Fondo di Sede si comprende l’ostinazione secondo cui
la Direzione Centrale ha voluto mantenere le indennità
contenute nella tabella D dell’accordo (Capi Team, Capi
reparto etc. etc.). Dai dati forniti dalle Direzioni
regionali, che vorrebbero calcolare a monte il fabbisogno di
tali figure, si evidenzia una gestione allegra delle
stesse, creando differenze incredibili tra i diversi uffici
(che attingono da un fondo comune) e l’assorbimento, di
fatto, dell’intero Fondo di Sede. Si cerca di costruire, su
base di indiscutibili determinazioni dirigenziali, una
casta intoccabile.
Aver
limitato la valutazione della prestazione individuale (se
non viene concordata a livello locale non c’è) è certo uno
dei punti qualificanti dell’accordo nazionale, ma ciò che
ci ha convinto a sottoscriverlo è, principalmente, il grosso
passo avanti che si è fatto per la stabilizzazione del
salario accessorio. Ma portare in busta paga i soldi
del salario accessorio significa trasformare la modalità
di percezione dello stesso. Eravamo consci che le cosiddette
indennità dovessero subire abbassamenti… ognuno paga un
piccolo prezzo, ma, tra contratto e contenuto del FPS, circa
4.000 euro medi procapite del fondo finiscono a tutti.
Quello che non è accettabile è che questo non accada per
tutti e che nei fatti, ci siano alcune categorie di lavoratori
che vengono salvati “a monte” da questo ragionamento.
Ma
per le RdB non esistono caste intoccabili. Se i Direttori
degli Uffici si vogliono circondare di una corte di fiducia,
non possono farla pagare a tutti i lavoratori.
Per
questo motivo, sia per i fondi relativi alle maggiorazioni
front-office, che per quelli del Fondo di Sede la divisione
tra i diversi uffici va effettuata sulla base delle
“teste”.
Sono
possibili certo alcune correzioni minime a questo criterio,
soprattutto riguardo alle maggiorazioni front-office (si pensi
alle Sezioni Staccate o ai piccoli uffici), ma i dati forniti dalle Direzioni
Regionali ci dimostrano che questo pare essere l’unico
criterio oggettivo possibile e che, oltre che a valorizzare
la trattativa di posto di lavoro, permette di distribuire
omogeneamente eventuali “contraccolpi negativi”
dell’effetto stabilizzazione. Lo ripetiamo:
nessun nostro delegato regionale, in mancanza di tali
garanzie, si senta vincolato in alcun modo dalla nostra
sottoscrizione dell’accordo nazionale… siete
assolutamente liberi di non firmare gli accordi locali.
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