Nell’ambito della settimana di lotta su contratti,
precariato e diritti le RdB delle Agenzie Fiscali hanno
varato una nuova forma di lotta, simbolica, ma efficace: lo
spegnimento dei computer negli uffici.
Oggi,
alle ore 11, in contemporanea in tutti gli uffici del Fisco
d’Italia i computer si sono spenti, seppure per pochi minuti
a dimostrazione del profondo malessere che i dipendenti delle
Agenzie Fiscali manifestano per contratti scaduti da 17
mesi… per arretrati non ancora corrisposti, per il
decadimento della qualità del lavoro, per l’introduzione di
sempre più massicce forme di precariato… per la perdita
progressiva del ruolo importante che la Costituzione gli aveva
attribuito: essere i garanti dell’equità fiscale in questo
paese.
E’
stata un’operazione simbolica, varata per la prima volta.
Nonostante alcuni tentativi, più o meno velati, di
intimidazione, dai primi dati che ci giungono, sappiamo di
intere aree urbane, Padova, Bari, Genova, Roma, Ancona… in
cui uffici delle entrate, catasti e dogane sono stati quasi
“oscurati”, seppur per pochi minuti.
Ci
giungono anche notizie di uffici che hanno accompagnato allo
spegnimento assemblee ed altre forme di protesta.
A
Fiumicino migliaia di passeggeri hanno visto i funzionari
doganali al lavoro con indosso magliette con sopra scritto LAVORATORE…
SENZA CONTRATTO.
Nella
società dell’informatica bloccare i computer, bloccare i
flussi di informazione, è una forma di protesta che assumerà
forza ed importanza.
Oggi,
seppur unico sindacato che ha lanciato l’iniziativa, abbiamo
registrato una straordinaria adesione alla stessa… la
prossima volta sarà meno simbolica!
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