| 
                   
                  Il disegno 
                  di legge della Finanziaria 2006 lo prevede all’articolo 14… 
                  dal 2007, se tutto restasse così, tutti gli oneri di 
                  funzionamento, ordinari e straordinari, delle Agenzie Fiscali 
                  non verrebbero più stanziati in Finanziaria ma diverrebbero 
                  una sorta di provvigione sul gettito fiscale. Insomma, 
                  la trasformazione in “agenti” (di commercio) si completa. 
                  Questo il testo dell’articolato: 
                  
                  
                  “A decorrere dall'esercizio 2007 le predette 
                  dotazioni sono rideterminate applicando alla media delle somme 
                  incassate nell'ultimo triennio consuntivato, rilevata dal 
                  rendiconto generale delle Amministrazioni dello Stato, 
                  relativamente alle unità previsionali di base dello stato di 
                  previsione dell'entrata, indicate nell'elenco 1 allegato alla 
                  presente legge, le seguenti percentuali e comunque con una 
                  dotazione non superiore a quella dell'anno precedente 
                  incrementata del 5 per cento: a) Agenzia delle entrate 0,65 
                  per cento; b) Agenzia del territorio 0,13 per cento;c) Agenzie 
                  delle dogane 0,15 per cento.” 
                  
                  
                  Permetteteci, pur riservandoci successivi approfondimenti, 
                  alcune valutazioni a caldo. 
                  
                  La prima è 
                  di natura strettamente contabile. Abbiamo forti perplessità 
                  riguardo alle percentuali individuate. E’ certo necessaria 
                  una verifica, che faremo al più presto, ma temiamo che gli 
                  importi percentuali evidenziati portino ad un taglio 
                  immediato degli investimenti nel settore. 
                  
                  La seconda 
                  ci viene stimolata da una evidente “asimmetria" della norma. 
                  Inoltre, se la norma prevede una garanzia per lo Stato verso 
                  l’alto – “comunque con una dotazione non superiore a quella 
                  dell'anno precedente incrementata del 5 per cento”, non vi 
                  è alcuna garanzia per i lavoratori verso il basso, per cui 
                  se il gettito, per qualsiasi motivo dovesse crollare, 
                  crollerebbe anche il finanziamento alle Agenzie. 
                  
                  La terza. 
                  Nulla avremmo avuto in contrario ad una sorta di 
                  autofinanziamento di quote salariali accessorie, ma guardiamo 
                  con sospetto il fatto di legare tutti gli oneri di gestione 
                  (compresi gli stipendi base e i buoni pasto, ad esempio) ad 
                  una provvigione, e soprattutto tra di loro. In un quadro 
                  come questo, in prospettiva, non c’è più alcuna garanzia 
                  dello stipendio… e per mantenerlo ci chiederanno di 
                  favorire un taglio degli altri costi di gestione… ci 
                  metteranno in dieci in una stanza, ci dovremmo portare la 
                  carta per fotocopie da casa e così via… 
                  
                  L’ultima, 
                  per noi più importante, è, diciamo, di carattere più 
                  “politico/sindacale”.  Il sistema prospettato pare dare la 
                  responsabilità dell’elevato livello di evasione ai dipendenti 
                  del Fisco. Il messaggio che passa è che la lotta 
                  all’evasione si fa stimolando i funzionari a produrre di più…
                  legando il mantenimento del posto di lavoro, o quantomeno 
                  dell’attuale livello retributivo, all’aumento del gettito. 
                  Ci si dimentica che il dipendente del Fisco si muove in un 
                  quadro normativo, che, soprattutto negli ultimi dieci anni, ha 
                  spuntato di molto le “armi” degli “agenti” fiscali. La 
                  lotta all’evasione si fa con le leggi. E’ quel quadro 
                  normativo che determina il gettito. Insomma, il dipendente del 
                  Fisco viene dato in pasto all’opinione pubblica e la sua 
                  condizione retributiva resta subordinata a norme e regole su 
                  cui, con il suo lavoro, potrebbe incidere solo in minima 
                  parte. 
                  
                  Non è la 
                  finanziaria che vogliamo. 21 ottobre SCIOPERO GENERALE  |