Nell’incontro di ieri, 4 ottobre, l’Agenzia ci ha presentato
una bozza in cui si confermava in 13 milioni di euro la somma
destinata a finanziare gli sviluppi economici con decorrenza
1/1/2005, rimandando ad un successivo accordo criteri e
modalità per determinare la graduatoria, mentre per il
restante personale era previsto un impegno per gli sviluppi
economici già dal 2006, attese le risorse finanziarie aventi
carattere di certezza e di stabilità.
Per noi,
bisognava individuare subito criteri e modalità e stabilire
che le progressioni avvengano per tutto il personale senza
condizioni, il solo impegno per una parte di esso non può
bastare, giacchè troppi sono stati gli impegni non mantenuti.
Il
CCNL Agenzie Fiscali prevede che i contingenti di progressioni
vengano stabilite preventivamente dalla contrattazione
integrativa e avvengano con decorrenza dal 01/01 di ogni anno,
poichè, essendo finanziate con somme certe e stabili, già si
conosce la disponibilità di esse…ed è
già stato dimostrato nei precedenti incontri che è sufficiente
ad una progressione economica di tutto il personale!
La
trasformazione in Agenzia, per i lavoratori delle Dogane, non
ha portato ancora alcun beneficio, il primo CCNL Agenzie
Fiscali ci ha visto penalizzati nella quota di salario
accessorio stabilizzata rispetto alle altre Agenzie, le
procedure di riqualificazione, vecchie e nuove, hanno avuto un
esito fallimentare. Chi ci ha traghettato in questa
trasformazione diceva che con la maggiore autonomia acquisita
liberandoci dai vincoli dei Ministeri saremmo riusciti a
premiare la professionalità acquisita, etc….é ora di
dimostrarlo.
Il
paradosso è che la generale riqualificazione del personale di
cui stiamo parlando non costa nulla all’Agenzia. La stiamo
autofinanziando con il nostro Fondo. Perché tutte queste
difficoltà, quindi? Non abbiamo l’autonomia nemmeno di
scegliere il modo di ripartire i nostri soldi?
A queste
richieste l’Agenzia si è barricata per l’ennesima volta dietro
“le necessarie verifiche tecniche” ed è seguito un nuovo
rinvio. Per la prossima riunione, fissata per il 10 ottobre,
le risposte dovranno essere immediate e politiche, per
questo la nostra sigla ha chiesto la presenza del Direttore
dell’Agenzia.
Con lo
stato di agitazione, propedeutico ad uno sciopero di categoria
nel caso non si arrivi ad un accordo soddisfacente il 10,
dobbiamo dimostrare che non si può fare un passo avanti e uno
indietro, che non si può prendere in giro il personale, né
sfidare la sua pazienza, avviando un confronto fra i
lavoratori e fra le RSU in tutti i posti di lavoro, per
individuare le forme di mobilitazione più efficaci per
raggiungere lo scopo. |