Per noi è un accordo
significativo anche perché, pur avendo lottato fino all’ultimo
per raggiungere un risultato pieno, una progressione economica
per tutti da subito, senza graduatorie, concretizza il lavoro
di anni di opposizioni isolate ad accordi integrativi che,
nell’ultimo decennio, hanno avuto la tendenza a distribuire
una fetta sempre maggiore di salario secondo la logica della
produttività o incentivavano situazioni lavorative particolari
o addirittura lo legavano a prestazioni di lavoro
supplementare.
Continuando su quella strada si
rischiava di arrivare a valutazioni individuali del merito e
della produttività, reintroducendo di fatto una sorta di
“cottimo”, più produci più ti pago, legando una parte della
retribuzione al raggiungimento di obiettivi sempre più
sfidanti, e utilizzando il salario accessorio come arma di
divisione dei lavoratori, frammentando le loro lotte in mille
particolarismi.
A questa logica noi abbiamo
sempre opposto proposte concrete di stabilizzazione del
salario accessorio, petizioni sull’istituzione di una 14^
mensilità, raccolte di firme sulle
progressioni economiche, convinti del fatto che
una trasformazione del salario
accessorio era possibile.(eventuale collegamento con
vecchio volantino che intitolava così)
Poi, la voce isolata e
“fuori dal coro” è diventata grossa, le Rdb sono diventate
una realtà diffusa anche all’Agenzia delle Dogane, e, con la
stabilizzazione di salario accessorio prevista dal primo CCNL
Agenzie Fiscali, è arrivata anche la prima inversione di
quella tendenza, che era fondamentale confermare:
quale miglior conferma di una
progressione economica per tutti?
Seppure in un biennio, e, quindi, con
l’ennesime graduatorie per stabilire le decorrenze (circa 75%
dall’1/1/05, il resto dall’1/1/06), l’accordo raggiunto ieri è
stato un passo fondamentale verso un nuovo tipo di ordinamento
professionale, che riconosca un
diritto alla carriera,
che garantisca che non si ripetano in futuro le
discriminazioni create negli ultimi vent’anni.
Continueremo su questa strada, con la forza che
ci daranno i lavoratori dell’Agenzia delle Dogane, perché la
qualità del nostro lavoro non debba dipendere dalla
valutazione di nessuno, ma dalla nostra
DIGNITA’,
dai DIRITTI
che conquisteremo, da un
SALARIO
che ci permetta di vivere senza affanni.
Per questo è necessario
lottare per aumenti salariali veri, contro l’accordo truffa
del 27 maggio sui rinnovi contrattuali, per difendere e
rilanciare le pensioni pubbliche dall’attacco lanciato dal
governo e dai sindacati confederali, per la stabilizzazione
dei precari, partecipando in massa allo sciopero generale del
21 ottobre.
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