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                  Dopo le 
                  varie  e-mail, lettere e mozioni che chiedono di rettificare, 
                  integrare o cancellare l’accordo  del 13/10//2005, ci sentiamo 
                  in dovere di dare una risposta che non lasci dubbi su quale è 
                  la posizione della RdB in merito. 
                  
                        
                        testo
                        accordo 
                        su sviluppi economici all'interno delle aree 
                  
                  L’accordo in 
                  questione non rappresenta la solita procedura di 
                  “riqualificazione”, figlia di perversi accordi da noi mai 
                  condivisi, che, attraverso un inaccettabile sistema valutativo 
                  ha messo i lavoratori nella frustrante condizione di dover 
                  dimostrare la propria professionalità  dopo anni di mansioni 
                  superiori  svolte “sul campo”. 
                  
                  L’accordo è 
                  soprattutto un’intesa  di natura politica attraverso il quale 
                  non solo si è cercato di superare i meccanismi infernali di 
                  cui sopra, ma di stabilizzare un’ulteriore quota di salario 
                  accessorio, confermando l’inversione di tendenza già iniziata 
                  con il primo Contratto Collettivo Agenzie Fiscali. 
                  
                  E’ vero, il 
                  metodo di applicazione è senz’altro discutibile (abbiamo 
                  sempre chiesto un passaggio per tutti dall’ 1/1/05), ma i 
                  lavoratori dell’Agenzia delle Dogane non possono e non devono 
                  ignorare che ancora una volta sono gli apripista di un 
                  meccanismo nuovo che, finalmente, rompe il muro eretto dal 
                  precedente sistema liberandoci dalle sabbie mobili nelle quali 
                  rischiavamo di morire professionalmente. 
                  
                  Anche se tutti hanno le loro particolari 
                  ragioni, non possono prevalere sull’interesse generale a 
                  sbloccare un meccanismo di progressione economica fermo da 
                  vent’anni. 
                  
                  E’ in 
                  sede di accordo sulla restante parte del Fondo 2005 che 
                  bisognerà, per una più equa ripartizione, destinare una quota 
                  maggiore a chi avrà lo sviluppo economico solo dal 2006. 
                  Questo sarà il nostro impegno. 
                   
                  
                  E’ evidente 
                  che siamo di fronte a due differenti modi di leggere quell’accordo 
                  che portano a conclusioni esattamente opposte: chi spenderà le 
                  sue energie per ottenere che l’Agenzia rispetti in tempi 
                  rapidi gli impegni presi, che per noi sono progressioni 
                  economiche per tutti, chi minaccia lo spettro dei ricorsi 
                  per ottenere una modifica dell’accordo favorendo la politica 
                  del “dividi et impera” di cui non beneficerà nessuno, se non i 
                  numerosi detrattori dell’accordo. 
                  
                  Pare darne immediata conferma l’Agenzia che, 
                  per motivi puramente formali, sta commettendo irregolarità 
                  sostanziali non inviando ancora l’accordo agli organi di 
                  controllo, superando così di gran lunga i tempi previsti 
                  dall’art. 5 CCNL Agenzie Fiscali.
                  Non 
                  cadiamo nella trappola di chi cerca di strumentalizzare il 
                  legittimo dibattito  tra i lavoratori, non diamo alibi che 
                  potrebbero inficiare tutta la procedura. 
                  Per questi 
                  motivi la RdB si opporrà a qualsiasi ipotesi di modifica 
                  dell’accordo e invita i lavoratori e le RSU a riunirsi in 
                  assemblea per votare mozioni intese a rafforzarne la 
                  legittimità e a sollecitarne una rapida applicazione. Questa è 
                  la nostra risposta.  
                  
                  
                  Si allega 
                  il facsimile della mozione 
                  
                  Per consentire il conteggio 
                  delle mozioni inviate, si prega di inviarle via fax anche al 
                  n°  
                  
                  06-233200763  |