Si è svolto ieri pomeriggio
l’incontro con il Direttore Generale dell’Inpdap in merito
al mancato riconoscimento per il personale delle Agenzie
Fiscali delle somme stabilizzate con l’articolo 87 del CCNL di
comparto ( Indennità di Agenzia) nell’indennità di buonuscita.
Il Direttore ci ha spiegato che
la posizione dell’Inpdap non è mai stata una posizione di
chiusura a priori nei confronti dei lavoratori delle Agenzie
Fiscali, ma che la legge 2012 del 1999 ha bloccato a quel
momento la possibilità di poter inserire le indennità nel
calcolo della buonuscita.
Ora anche se il contratto
è un accordo tra le parti, essendo la previdenza normata per
legge, nessuno ( Aran, Ministero del
Tesoro etc. ) si è assunto la responsabilità di dichiarare
legittima la norma che potrebbe riconoscere in automatico
l’indennità di agenzia nel calcolo della buonuscita.
Potrebbe… in quanto sono in
corso trattative per scrivere una norma che evidenzierà che la
nostra indennità di agenzia non sia altro che una
continuazione della vecchia indennità di amministrazione e
pertanto interamente calcolabile ai fini della liquidazione.
Questa norma darà continuità
all’istituto dell’indennità di amministrazione e
conseguentemente all’inserimento delle somme stabilizzate
nella buonuscita.
L’intervento del CIV quindi,
organo che negli enti previdenziali ha compiti di indirizzo e
controllo, ma non decisionali e tanto meno gestionali,
richiesto a gran voce da CGIL, CISL,UIL e SALFI, è stato in
pratica del tutto inutile, come ha evidenziato l’incontro
avuto ieri dalla delegazione RdB con il Direttore Generale
dell’Inpdap. Solo un po’ di fumo agli occhi dei lavoratori
come spesso accade.
Roma 09
/11/2005
RdB/CUB PI Agenzie Fiscali
Stefano Vendetti |