A sorpresa, il DPF ha inviato
al Governo il testo della norma di legge presentato in bozza
il 6 ottobre, senza prima sottoporlo all’esame delle OO.SS.
come chiesto da alcune di esse e convenuto dallo stesso dr.
Bovi. Così quello che era stato giudicato da tutti solo come
un primo rudimentale tentativo di porre il problema è stato
inserito dal senatore Nocco di Forza Italia tra gli
emendamenti alla Legge Finanziaria per il 2006. Il testo (che
può essere scaricato dal sito) prevede il trasferimento degli
ex-Monopoli nei ruoli degli Enti dove prestano attualmente
servizio, anche in sovrannumero salvo riassorbimento
successivo.
Quindi si tratta di un
grossolano errore, anche perché prima dell’approvazione della
norma avrebbero dovuto essere acquisiti i pareri favorevoli
della Conferenza Stato-Regioni, e dell’Associazione dei Comuni
Italiani, come confermato sempre durante la riunione del
6/10/2005.
Comunque sia, con
l’approvazione del testo così com’è, i lavoratori comandati
perderebbero oltre allo status di dipendente dello Stato,
tutte le specifiche garanzie ottenute con la lotta, il Fondo
di previdenza del Ministero delle Finanze, i famosi 4 giorni
di ferie, ed inoltre potrebbero trovarsi a dover cercare un
altro posto (e senza alcuna garanzia di limitazione
territoriale!), se gli Enti di destinazione revocassero il
consenso al comando nelle more dell’approvazione della norma,
per non vedersi riempire i propri ruoli organici con personale
“indesiderato”, nel senso che non è stato “scelto” dal capo
del personale di turno con i noti sistemi. Della sbandierata
volontarietà nemmeno l’ombra…
Questa O.S. ha chiesto
di incontrarsi con l’autorità politica per i necessari
chiarimenti ma, nel frattempo, i lavoratori non possono stare
senza far nulla di fronte a un chiaro atto di ostilità nei
loro confronti, né possono ancora ragionevolmente sperare nei
sindacati concertativi che hanno firmato il vergognoso accordo
del 6/10 per i lavoratori distaccati alle Agenzie Fiscali.
Costoro magari adesso faranno la voce grossa perché il DPF li
ha scavalcati, e fra poco faranno passare qualcosa di
equivalente o anche di peggiore, ma allora andrà bene perché
sarà stato rispettato il loro ruolo di intermediari. Che poi i
lavoratori ne siano stati beneficiati o danneggiati, è una
cosa secondaria, e sono già pronti a dire (ne siamo sicuri)
che non vale nemmeno la pena di pensare a sottoporre la
questione ai lavoratori interessati prima di
firmarla.
E’ ORA DI PASSARE ALLE
INIZIATIVE DI LOTTA CHE SARANNO DECISE DAI LAVORATORI NELLE
ASSEMBLEE
La RdB è pronta ad indire
assemblee nei posti di lavoro da cui perverranno richieste. |