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                  Al termine di una seduta durata 
                  tre giorni, il Senato ha approvato con il voto di fiducia un 
                  nuovo maxi emendamento alla Legge Finanziaria, il numero 
                  1.2000, che ha sostituito tutti i precedenti, e nel quale non 
                  figura più la norma che voleva la stabilizzazione forzata e 
                  senza alcuna garanzia per tutti gli ex-Monopoli in comando 
                  presso i vari Enti.  
                  
                  Molti tireranno un sospiro di 
                  sollievo, ma questa O.S. deve avvertire che la partita è solo 
                  rimandata. A breve la questione sarà riaffrontata sul tavolo 
                  delle trattative, e per quella data la voce dei lavoratori 
                  avrà dovuto trovare il modo di spostare l’equilibrio degli 
                  schieramenti, o altrimenti si dovrà mangiare una versione 
                  riscaldata della stessa minestra, solo servita da camerieri 
                  diversi. 
                  
                   Infatti al tavolo negoziale 
                  quelle stesse persone e quelle stesse OO.SS. che hanno firmato 
                  il vergognoso accordo del 6/10/2005 per i lavoratori 
                  ex-Monopoli distaccati presso le Agenzie Fiscali si 
                  ripeteranno per i lavoratori comandati, ed abbiamo visto tutti 
                  quanto valore questi signori attribuiscano alle parole 
                  “espressione di volontà”, “mantenimento dei diritti 
                  acquisiti”, “riconoscimento della professionalità”: 
                  esattamente zero. 
                  
                  È quindi necessario da una parte 
                  delegittimare le OO.SS. concertative (soprattutto CGIL e CISL) 
                  firmatarie dell’accordo del 6/10/2005, ritirando le deleghe a 
                  loro rilasciate ed inviando messaggi di protesta all’indirizzo 
                  dei loro rappresentanti, dall’altra aderire alle azioni di 
                  lotta decise dalle assemblee dei lavoratori e sostenere la 
                  linea della RdB, che chiede: 
                  
                  ·       
                  la 
                  modifica dell’accordo del 6/10/2005 per i distaccati, 
                  introducendo una vera volontarietà espressa 
                  (senza il ricatto della messa in mobilità per chi vuole 
                  rimanere nell’elenco 1/G) e il mantenimento di tutti i 
                  diritti in godimento, sia economici (quota 
                  stabilizzata del FUA 2003-2005) che giuridici 
                  (ferie, progressioni economiche, posizioni super). Non vi è 
                  infatti alcun motivo – con i tempi di ristrettezze che tutti 
                  attraversiamo – perché i lavoratori facciano ulteriori sconti 
                  all’Amministrazione dopo aver subito una pesante 
                  ristrutturazione, essere rimasti fermi per oltre 10 anni 
                  quando gli altri procedevano ed essere stati tenuti inoltre 4 
                  anni a mollo dopo la ricollocazione; 
                  
                  ·       
                  la sottoscrizione 
                  di un accordo di interpretazione, senza bisogno 
                  di una apposita nuova legge, che chiarisca semplicemente i 
                  numerosi accordi già sottoscritti sulla materia, per affermare 
                  che tutti i lavoratori ex-Monopoli in distacco o comando 
                  avevano ed hanno i medesimi diritti economici e giuridici 
                  previsti da tutti i CCNL del pubblico impiego 
                  (compensi incentivanti, formazione, progressioni economiche, 
                  super, ecc.), e possono usufruirne presso 
                  l’Amministrazione di appartenenza o presso gli Enti e le 
                  Amministrazioni di destinazione scegliendo individualmente le 
                  condizioni di miglior favore.   
                  
                  Va fatto notare che questa 
                  linea, paradossalmente, va anche incontro agli interessi 
                  dell’Amministrazione, perché i lavoratori si stanno preparando 
                  a una valanga di ricorsi legali che la travolgerà. A tale 
                  proposito la RdB mette a disposizione dei lavoratori sia 
                  iscritti che non iscritti la propria struttura legale per la 
                  sottoscrizione di ricorsi collettivi a prezzi stracciati.  |