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L’orario
di lavoro è per noi uno degli argomenti più importanti dell’azione
sindacale.
Dall’orario di lavoro si misura la qualità della vita. Per questo ci
siamo opposti subito a quelle sigle sindacali che, secondo noi sbagliando,
mettevano in discussione l’accordo quadro regionale del 1996. Tale
accordo, sebbene migliorabile, era stato frutto di un difficile braccio di
ferro con la Direzione Regionale e, comunque, è stato per anni una
garanzia per i dipendenti. L’Agenzia manifestava l’esigenza di non trovarsi servizi scoperti nelle ore pomeridiane. Esigenza comprensibile che però, non può essere trattata in maniera sproporzionata al problema. Non
deve essere possibile, al fine di garantire il servizio, obbligare alla
compresenza tutto il personale oppure modificare l’attuale regime di
flessibilità. La
trattativa di posto di lavoro deve individuare i servizi da prestare (per
capirci quali e quanti sportelli devono restare aperti) e individuare le
soluzioni per la loro coperture, senza inserire obblighi di compresenza e
senza modificare le scelte orarie individuali. Siamo
stati determinati fino in fondo, come dimostra il verbale dell’incontro
in materia presso la Direzione regionale (verbale n.7 del 9 luglio u.s.),
obbligando alcuni a ripensamenti delle loro posizioni e abbiamo ottenuto
il risultato sperato. “La RdB, precisando la propria assenza nella riunione del 28 giugno u.s., di cui avevano richiesto peraltro lo slittamento di un’ora a causa di una contemporanea assemblea del personale all’Ufficio Locale di Genova 2, ribadisce la propria posizione e cioè che la base di discussione dell’orario di lavoro deve necessariamente essere la proposta da parte sindacale emersa nel primo tavolo tecnico. Chiede pertanto all’amministrazione e alle altre Organizzazioni Sindacali presenti di pronunciarsi in merito, dichiarandosi indisponibile a proseguire la trattativa su basi differenti. Le altre Organizzazioni Sindacali presenti concordano con la posizione espressa dall’RdB. Il
Direttore Regionale concorda con la posizione assunta dalle Organizzazioni
Sindacali e precisa che, prima di addivenire ad un accordo quadro
regionale, sia necessario dare inizio alle trattative locali che
verifichino la quantità dei servizi e degli sportelli necessari per
l’apertura pomeridiana e individuino le soluzioni più consone per la
loro copertura, garantendo le scelte individuali dell’orario di
lavoro.” Dopo
le trattative nei posti di lavoro, ci rincontreremo con la Direzione
Regionale per definire l’accordo… Genova,
22 luglio ’04 Coordinamento Regionale AF Liguria |