Recentemente, alla Circoscrizione doganale di Milano I, si è
proceduto ad una riorganizzazione degli uffici e ad una nuova
distribuzione dei carichi di lavoro, già segnalate da questa
O.S. con nota del 10.06.2005.
A seguito di
questa riorganizzazione ben nove servizi sono stati posti alle
dipendenze di un unico capo ufficio. La titolarietà di alcuni
di questi servizi, era stata affidata in passato generalmente
a funzionari direttivi. Per raggiungere tale fine è stata
invocata una disposizione del 1995, emanata dal soppresso
Dipartimento delle Dogane, che prevedeva la ripartizione
dell’Ufficio A.A. G.G. in sei servizi. La ripartizione di
questo ufficio periferico doveva essere attuata su scala
nazionale, onde evitare disorientamento negli operatori e
negli altri uffici collegati e, previo assenso della Direzione
Regionale (all’epoca Compartimento doganale), di cui nel caso
concreto non si ha riscontro.
Ciò
premesso, la prima considerazione da fare è che il vigente
“Regolamento di Amministrazione”prevede, per gli uffici locali
(art. 7), una struttura per aree, la cui modifica, in
relazione a particolari esigenze, è demandata al Direttore
Regionale competente. Modifiche comunque, da attuare
nell’ambito e rispetto delle norme contrattuali (art. 6 CCNL
Agenzie Fiscali).
Il mancato
rispetto della normativa vigente, oltre che provocare
disorientamento tra l’utenza ed i dipendenti, è causa di
irrazionale gestione del personale che potrebbe trovarsi senza
occupazioni in conseguenza dell’eccessivo carico di lavoro e
responsabilità attribuite ad altri. Qual è lo scopo di questi
“super uffici” se non porre le premesse per futuri incarichi
dirigenziali senza il rispetto delle posizioni organizzative
professionali previste (art. 26 del CCNL)?
Si
sottolinea quindi, la stretta relazione fra gli incarichi
svolti o da svolgere e la carenza degli organici. Per questo
motivo è stata presa in considerazione la vicenda della
riorganizzazione degli uffici della Circoscrizione doganale di
Milano I. Esempio da eliminare per gli effetti devastanti sul
potenziamento degli organici e sulle modalità di selezione del
personale (il titolare del super ufficio è stato
nominato al di fuori delle procedure di interpello).
E’ del tutto
evidente che se una sola persona può assolvere a nove
incarichi, non solo non abbiamo bisogno di personale, ma si va
verso il licenziamento di quelli ritenuti inutili e, tutto
ciò, non sulla base delle funzioni effettivamente svolte o da
svolgere, ma su criteri personali non previsti dalla vigente
normativa.
Si chiede
una pronuncia (non ottenuta in sede circoscrizionale) della
Direzione Regionale sulla vicenda e, che questa nota venga
allegata al verbale dell’incontro.
IL
COORDINAMENTO REGIONALE RdB/CUB AGENZIE FISCALI LOMBARDIA
Milano
29.09.2005
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