Il governo, alle prese con la Finanziaria 2006, ha trovato il
modo per contenere il deficit di bilancio per l’anno 2005:
basta non pagare per questo anno i contratti (e i relativi
arretrati) ai propri dipendenti ottenendo immediatamente la
riduzione del deficit di uno 0,3%.
Già con l’accordo del 27 maggio tra governo e tutti i
sindacati (tranne RdB) si era cercato di contenere la “spesa
pubblica” con aumenti inadeguati al carovita.
Da una parte si bloccano le intese già raggiunte all’Aran per
Scuola, Ministeri e Aziende, che interessano circa 1.300.000
lavoratori, non avviando, da parte della Ragioneria Generale,
l’iter che porta alla sottoscrizione definitiva (e quindi al
pagamento degli aumenti e di due anni di arretrati),
dall’altra si bloccano le trattative all’Aran per gli altri
comparti pubblici (oltre 1.500.000 dipendenti) e il gioco è
fatto.
Gli ispettori americani del Fondo Monetario Internazionale,
che in questi giorni sono in missione alla Ragioneria
Generale, forse avranno contribuito anche a questa soluzione
in perfetta coerenza con la politica economica FMI in tema di
privatizzazioni e di tagli alla spesa sociale e garanzie per i
cittadini.
I lavoratori pubblici si ritrovano così alla scadenza del
contratto senza alcun incremento e con un carovita che li
spinge verso le fasce meno abbienti della società in barba ai
proclami dei sindacati concertativi che all’indomani del Patto
di maggio avevano prospettato un radioso futuro per le tasche
dei lavoratori.
La RdB/CUB Pubblico Impiego rilancia invece la battaglia per
aumenti contrattuali veri per il riallineamento dei salari ai
livelli europei e per il ripristino di un meccanismo
automatico di adeguamento delle retribuzione all’inflazione.
QUANTO
SOPRA NON SEMBRA ESSERE L'UNICA BEFFA A CUI ALCUNI LAVORATORI
SARANNO SOTTOPOSTI
Infatti i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate di Tirano
vedranno
differito all’anno 2006
anche il pagamento del Fondo per le politiche di sviluppo
delle Risorse e della Produttività relativo all’2003.
Purtroppo ciò si è verificato, non a seguito del mancato
raggiungimento del relativo accordo tra le parti come
occasionalmente accade, oppure per negligenza delle RSU elette
nella lista RdB/CUB, bensì per l’inerzia che fa capo alla
parte pubblica che non ha provveduto ad effettuare la
convocazione delle parti sindacali nei termini previsti dagli
accordi di 1° e 2° livello.
Attualmente non siamo a conoscenza quali siano le ragioni che
hanno dettato detto ritardo ma, sarà nostra cura chiedere i
chiarimenti dovuti nel prossimo incontro che si terrà con la
Direzione.
Ci auguriamo che quanto verificatosi sia dettato da reali
problematiche, considerato detto atteggiamento, oltre a
determinare il mancato pagamento nei termini previsti del
salario differito, risulterebbe essere irrispettoso nei
confronti dell’impegno profuso dai lavoratori dell’Agenzia
delle Entrate di Tirano che, pur dovendo far fronte all’ormai
cronica carenza di personale, con il proprio impegno provvede
ad erogare servizi soddisfacenti alla totalità dell’utenza.
Altro passaggio che ci lascia perplessi in questa vicenda è
l’assoluto disinteresse dimostrato dalle OO.SS. Confederali
che non si sono neppure degnate di partecipare alla riunione
tenutasi in data 4 novembre con la Direzione.
Le RdB/CUB non resteranno in silenzio ed attiveranno tutte le
iniziative sindacali che si riterranno utili al fine di
garantire che anche i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate di
Tirano ottengano lo stesso trattamento dei colleghi che
operano in altre sedi.
Sondrio, 8 novembre
2005 p.
Coordinamento Provinciale RdB/CUB |