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                  Avevamo fortemente voluto una 
                  riconvocazione - sostenuta da 70 firme di lavoratori - in cui 
                  si sarebbero potuto sanare molte disparità. Nell’incontro di 
                  ieri, invece, abbiamo dovuto sentire da RSU (in minoranza), 
                  Conf.li, FLP falsità sulle firme, frasi avvelenate, arroganza 
                  (addirittura la richiesta CGIL dei “tavoli separati”). Le 
                  deformazioni della politica sono entrate prepotentemente nel 
                  FPS 2003 (e non solo), per cui non si guarda la bontà di una 
                  proposta, ma il soggetto che la propone. Non ci stiamo ad una 
                  guerra tra sindacati, ma lottiamo sui contenuti per ottenere 
                  equità e giustizia. Di seguito pubblichiamo il ns. documento 
                  ulteriormente esplicativo, sul quale non abbiamo potuto 
                  discutere, inserito però nel verbale di ieri. 
                  Abbiamo dimostrato con pubblico 
                  comunicato che con il verbale del 25/07/05 si realizza di 
                  fatto una concentrazione del FPS 2003 nelle mani di pochi. 
                  Infatti il 31,54% hanno una quota oraria al di sopra della 
                  media (€1, 44), mentre il 56, 15% dei colleghi, pari a 73 
                  persone,  sono al di sotto – anche di molto – da quella media. 
                  Ora evidenziamo le storture 
                  nella distribuzione della quota di produttività: 
                  ·         Riguardo alla quota 
                  del 38% 
                  2 colleghi, entrambi 
                  coinvolti nel 38%, con indennità pressoché simili,  Front 
                  Office €466,00  e, Resp. Sicurezza, €473,00, si trovano una 
                  quota finale oraria con una differenza di quasi il 30% (€ 1,00 
                  contro €1,27). E’ una disparità ingiustificata. 
                  Altro es. le indennità dei 
                  gestori di rete si aggirano sugli € 1000, confrontate con 
                  quella di una collega al F. Office, anche in questo caso 
                  pressoché uguale, pari a € 915. Alla fine la quota oraria di 
                  quest’ultima risulta inferiore del 20%. Altra disparità 
                  evidentemente ingiustificata. 
                  ·         Riguardo alla quota 
                  del 62% 
                  Premesso che le quote dei 
                  colleghi che mediamente superano le 1400 ore lavorate vanno 
                  dai 1000€ ai 2000€, mentre i colleghi coinvolti nel 38%, si 
                  trovano prevalentemente quote al di sotto dei 1000€, esistono 
                  altre disparità che non trovano un fondamento, se non in 
                  parametri irrazionali e contorti. 
                  Confrontando le quote orarie 
                  di colleghi che non fanno né attività esterne, né percepiscono 
                  altre indennità, scopriamo forti differenze: una collega a 
                  €1,20; una seconda a €0,84; ed un terzo a €0,31.  Quest’ 
                  ultimo si trova ad avere addirittura la remunerazione oraria 
                  più bassa di tutti i colleghi. 
                  “La Sibilla incoraggia Enea a 
                  proseguire nella lotta sulla strada intrapresa”, valga come 
                  monito per noi... 
                  Ancona, 26 ottobre 2005 
                  PER IL 
                  COORDINAMENTO REGIONALE RDB P. IMPIEGO/AG. FISCALI/ENTRATE 
                  Crescenzo Papale – Marco Burnelli - Mario Busti  |