Nello stesso giorno (il 17 c.
m.) sono arrivate le risposte del dirigente relative alla
nostra nota sul
trasloco (17/11) e riguardo alla ns.
richiesta di impegno a correggere le
storture del FPS 2003 con l’FPS 2004 (9/11), che
contestualizziamo nel ns. presente commento e, in ogni
caso, alleghiamo.
RISPOSTA SU TRASLOCO -
RISPOSTA SU FPS
Sul trasloco, ancora una volta,
è mancata la capacità complessiva di governo e di
coordinamento: bastava rinviarlo del tempo necessario a
completare il tutto.
Molto più rilevante la questione
dell’equità. Risulta evidente il non impegno (risposta redatta
su carta non intestata e trasmessa in copia), anche se uno
spiraglio lo si intravvede: “… Ritengo che qualsiasi
modifica di quell’accordo (del 25/7) debba trovare analoga
legittimazione e condivisione…”. In altre parole: se la
maggioranza dei soggetti sindacali legittimati (RSU e OO. SS.)
vuole un diverso accordo (che per es. faccia giustizia) o
qualunque esso sia, io non mi oppongo… Verrebbe da dire: non
sono bastate 70 firme (nessuno si è tirato indietro), che per
noi hanno un valore assoluto?
Ci passi questa riflessione
svolta sul filo della nostalgia: come sono lontani i tempi in
cui il direttore era il primo degli impiegati e, soprattutto,
tendeva a salvaguardare i dipendenti. Nel nuovo sistema ciò
che si è acquistato in dubbia managerialità, ci sembra, che si
sia perso in equità ed in umanità. E’ evidente che il
problema è molto più generale – è politico - va oltre il
ristretto ambito dell’ufficio.
Il 10 c. m. abbiamo avuto la
visita dell’ente certificatore per la qualità dei servizi. E’
andata come doveva andare, cioè bene. Per noi l’obiettivo più
alto della qualità resta quello di una serena comunità di
lavoro. Stante però le disparità rese pubbliche dai ns.
precedenti comunicati, la conclusione che si deve trarre è che
qualità = disparità nel salario accessorio. Questo giudizio
viene confermato dall’analisi comparata (su questo, rinviamo
ad apposito comunicato) della distribuzione del FPS 2003 in
altri uffici provinciali, dove non c’è stata la
certificazione. Ad es., anticipiamo che nell’U. L. di
Senigallia (dato provvisorio), le quote orarie vanno da €0,43
a €1,58 (range 367%), addirittura nell’U. L. di Fabriano (dove
l’RdB ha firmato) da €1,01 a €2,89 (range 285%). Nell’ U.
L. di Ancona, vanno da €0,31 a €2,48 (range 800%); l’equità
si vede nella concretezza !!!
A questo punto, lungi
dall’essere chiuse, tutte le strade sono aperte. Ognuno è
posto dinnanzi alle proprie responsabilità.
L’UNICA COSA DA NON FARE È
LASCIARE LE COSE COME STANNO…PER NOI QUALITA’ FA RIMA CON
EQUITA’.
Ancona, 21 novembre 2005
RDB PUBBLICO IMPIEGO |