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U.P. del Territorio di Cagliari: la guerra del Fua


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Si è chiusa, il 2 Luglio 2004, la contrattazione del Fua per l’anno 2002. E’ stata una vera battaglia, con riunioni interminabili, e mesi di conflitto e musi lunghi tra colleghi.

Come è andata? Ci proviamo a raccontarla.

I soldi attribuiti all’Ufficio Provinciale del Territorio sono insufficienti per coprire tutte le indennità di posizione organizzativa. D’altronde l’accordo nazionale è blindato. Dice che i soldi devono essere sufficienti. Che fare? C’è chi vorrebbe riproporre lo scenario del 2001, dove furono pagate solo parte delle posizioni organizzative, mentre parte del personale, pur avendo formale incarico dovrebbe restare fuori. Una proposta semplicemente indecente. I colleghi rimasti fuori stanno tentando di recuperare i loro soldi per via giudiziale.

L’accordo sulla ripartizione del Fua 2002 è stato siglato dalla RdB, Cgil, Cisl e Ugl; purtroppo  la Uil e il Salfi hanno portato avanti un gioco corporativo  insieme alla maggioranza della Rsu, che a nostro avviso, ha dimenticato di rappresentare  gli interessi di tutto il personale, visto che a tutto il personale hanno chiesto i voti, e tutti dovrebbero rappresentare, non solo una parte. Insomma una vera e propria battaglia. Forse qualcuno ha pensato di raccattare qualche voto in più alle prossime elezioni Rsu, o sperare in un cambio di casacca?

A fronte di 149.867 euro necessari per far andare avanti l’ufficio, ne sono stati attribuiti 96.018. Un taglio del 34,3%, un salasso. Certo le parole rotonde dei verbali parlano di rimodulazione, mentre i fatti quadrati dicono che mancano 53.000 euro ai conti per farli tornare.

Da sempre abbiamo criticato la scelta infelice di tenere  bassi i salari (li possiamo chiamare stipendi?), con rinnovi contrattuali che hanno portato da sempre poche lire (nel 1998 e 2000 aumenti medi di 24.000 e 20.000 lire), scegliendo di portare parte del recupero dell’inflazione  nel Fua. Soldi nostri da riguadagnarci un’altra volta. E’ chiaro che in tempi di vacche magre come questi, in cui si tira la cinghia anche se qualcuno dice che tutto va bene, anzi benissimo, se c’è la possibilità di avere qualche entrata in più, ci si butta a pesce. Ma non crediamo che la scelta effettuata in questa circostanza non  sia stata corretta. La strada da seguire a nostro avviso è diversa. In altri uffici ci si è mobilitati per il rinnovo del contratto, e ci si è mobilitati di nuovo anche quando c’era il rischio che la Corte dei Conti lo rimandasse indietro. Mobilitazioni tutti i giorni, con assemblee del personale e blocco dei front-office. All’Ufficio Provinciale del Territorio tutto ciò non è successo; non è successo nulla che abbia unito i lavoratori. Adesso al contrario è successo quello che è successo, che non fa altro che aumentare le divisioni tra i lavoratori.

Il giorno 6 Luglio 2004, la Uil , il Salfi  e la maggioranza della Rsu hanno indirizzato una lettera  al Dr. Picardi, al Dr. Imbucci, e a Cgil Cisl Uil e Salfi, con cui hanno sparso un po’ di veleno qua e là, anche nei nostri confronti. Peccato (per loro) che oltre 70 lavoratori hanno firmato un documento in cui dichiarano di non riconoscersi  e di non sentirsi rappresentati da tale lettera. Crediamo a questo punto che sia lecito chiedersi che legittimità abbia oggi la Rsu, se la maggior parte del personale non si riconosce in essa.

Cagliari, 16 Luglio 2004 

                                                                                  Il Coord. Regionale RdB CUB AGENZIE FISCALI