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Da
un decennio le RdB/CUB si battono affinché nella dogana di Catania
vengano stabilite condizioni di trasparenza e di eguaglianza fra i
lavoratori.
Non
è una novità che la particolarità del lavoro comporti notevoli
possibilità di remunerazione accessoria, pertanto è inevitabile che
diversi "furbi" facciano la parte del leone.
Gli
stessi ”leoni" che utilizzando sindacati-compiacenti hanno
blindato l'area aeroportuale di Catania precludendo ad altri colleghi
(vedi sedime portuale) l'opportunità di godere un trattamento economico e
previdenziale più vantaggioso.
Anche
a fronte di una precisa indicazione dell'organo Ispettivo Centrale (Audit),
che dispone un avvicendamento dei lavoratori doganali dell'aeroporto
nell’ambito della circoscrizione, la corporazione-sindacato mette in
atto la solita rabbiosa difesa dei privilegi: la cosa che maggiormente
lascia perplessi è l’incapacità - voluta - della direzione
circoscrizionale e della direzione regionale ad assumere una linea chiara
e decisa su questo "dogma".
Gli
incontri del 22 luglio, presso la direzione Regionale di Palermo, e del 31
agosto, presso la Circoscrizione di Catania, hanno ancora una volta
(passato un decennio) ripetuto la squallida liturgia della finzione, nella
quale controparte e sindacato si scambiano i ruoli e si confondono in un
mortale abbraccio.
La
R.d.B.
Catania
1 settembre 2004 R d.B./CUB Sicilia |