In data 13/05/2003 siamo stati convocati presso la DRC in Napoli per discutere del Fondo di produttività relativamente agli uffici soppressi nell’anno 2001, pur essendo tale incontro limitato ad una specifica questione e non estendibile all’impianto complessivo del Fondo di produttività, cosi come previsto dall’accordo nazionale firmato da CGIL-CISL-UIL e SALFI, non abbiamo potuto fare a meno di dare un giudizio politico sul meccanismo di ripartizione del fondo che secondo noi è eccessivamente complesso ed iniquo. Riteniamo che molte saranno le difficoltà che incontreranno tutti i delegati sindacali e gli eletti RSU nella contrattazione locale, pertanto li invitiamo a proporre una ripartizione del fondo che sia uguale per tutti i lavoratori, ad eccezione del fondo per la trasmissione telematica delle dichiarazioni dei redditi che va utilizzato per remunerare il giusto impegno di quei colleghi che hanno partecipato a quel progetto.

Se non potranno verificarsi le predette condizioni, chi rappresenta i lavoratori è invitato a NON FIRMARE accordi in danno della collettività dei lavoratori. Abbiamo inoltre, nel medesimo incontro, sollecitato la DRC ad informare una volta per tutte le OO.SS. riguardo il Piano di Valutazione dei Rischi inerente gli Uffici di Napoli, il predetto piano non ci risulta in essere e per questo motivo abbiamo espresso la nostra forte preoccupazione per la situazione esistente. La nostra richiesta di mobilità volontaria regionale, ha sortito l’effetto di una prossima calendarizzazione dell’incontro a tale proposito e l’inizio degli atti di valutazione delle richieste avanzate dai lavoratori ai sensi della legge 104.

 

Riportiamo quindi di seguito il testo della nota al verbale dell’incontro del 13/05/2003:

 

La scrivente O.S. Regionale  dopo aver partecipato alla trattativa sull’attribuzione del F.U.A relativo all’anno 2001, quota del 37% premio di produttività, prendendo atto che l’accordo nazionale riguardante il predetto fondo, sottoscritto in data 10/12/2002, presenta aspetti di eccessiva complessità nelle modalità di attuazione ed aspetti di vera e propria iniquità, non sottoscrive l’accordo regionale del 13/05/03 per i seguenti motivi:

·         La delegazione RdB ritiene che sussista un forte squilibrio a favore del criterio della riscossione, che di fatto è prevalente sul criterio del rendimento complessivo degli Uffici. Il criterio della riscossione, molto spesso lontano dalla reale produttività, se applicato in maniera prevalente porterà quale conseguenza a notevoli differenze di retribuzione all’interno della stessa regione e singola provincia;

·         La delegazione  RdB ritiene che non vi siano criteri di equità e certezza relativamente alle somme da destinare agli Uffici soppressi nel corso del 2001;

La delegazione RdB ritiene infine che non vi siano i presupposti per un equa ripartizione delle somme ai lavoratori aventi diritto, i quali hanno dovuto subire due riforme (Uffici unici ed Agenzie) senza avere avuto nessun miglioramento economico stabile e certo per i disagi ed il maggiore impegno profuso, si ritiene inoltre di dover dare riscontro al 25% dei lavoratori dell’Amministrazione Finanziaria della Campania che hanno sottoscritto la petizione per richiedere la trasformazione del salario accessorio parcellizzato in 14^ mensilità.

Salerno, 14/05/2003

Il Coordinamento Regionale Rdb P.I.-Finanze Campania