Possiamo
affermare con sicurezza che lo sciopero del 16 gennaio in Campania è
riuscito con punte di adesione vicine al 90% ed oltre, segno
inequivocabile della rabbia e dell’insofferenza di tutti i lavoratori
delle Agenzie Fiscali, oramai esasperati dal mancato rinnovo contrattuale,
dall’incertezza riguardo il diritto alla carriera, dall’insicurezza
sul proprio status giuridico, dall’inutilità dei buoni pasto rimasti
fermi ad un valore ridicolo, a stento sufficiente per una frugale
colazione.
Bene
hanno fatto quei lavoratori della città di Napoli a stendere striscioni
sulla facciata esterna della Direzione Regionale, per manifestare la loro
protesta senza caratterizzazioni sindacali, indice di una coscienza che si
sta sviluppando autonomamente nei lavoratori, senza essere necessariamente
infusa dalle sigle sindacali.
Bene
hanno fatto i lavoratori delle Dogane, che hanno recato un mancato
introito per lo Stato e forti disagi agli spedizionieri, (a titolo
esemplificativo alla Dogana di Salerno si sono persi circa 700.000.000 di
vecchie Lire).
Bene
hanno fatto i lavoratori del C.A.T. che nei giorni precedenti allo
sciopero, hanno reso difficile la vita a contribuenti e professionisti
tanto da provocare lamentele.
Ma
ora NON MOLLIAMO. SIAMO SOLO ALL’INIZIO l’ARAN
ha voluto valutare la capacità di mobilitazione delle OO.SS. e la voglia
di battersi dei lavoratori pensando magari ad un fallimento, così non è
stato, anzi se la trattativa non avrà sbocco nei prossimi giorni,
prepariamoci ad effettuare azioni di protesta ulteriori e senza preavviso,
poiché le regole sono state infrante in primis da chi non ha voluto
rinnovarci il contratto per ben due anni, non si può quindi
pretendere che i lavoratori rispettino le regole relative allo sciopero
quando la controparte le dimentica con arrogante noncuranza .
Salerno,
18/01/2004
Il
Coordinamento Regionale RdB P.I. – Finanze ed Agenzie Fiscali Campania