LAZIO

Oltre le colonne

Roma, 21 febbraio 2003. Un primo passo verso il ritorno alla ragione è stato compiuto dall’Agenzia dell’Entrate. Nel Lazio, la Direzione Regionale ha accettato d’“invitare” gli Uffici locali ad intraprendere le necessarie procedure di concertazione richieste dalle OO.SS. sulla materia del concordato fiscale.

Eventuali ordini di servizio emessi prematuramente in violazione del Contratto Nazionale, peraltro in concordanza con l’abuso compiuto dall’Amministrazione centrale con l’emissione della circolare n.4 del 20/1/2003, dovranno essere ritirati.

Come si vede nel volantino qui a lato, le R.d.B. sono state al primo posto nel difendere le esigenze di legalità e, pur nella ripulsa politica dei contenuti del condono fiscale, si sono proposte di attenuare gli effetti negativi dell’introduzione negli Uffici di un’aberrante e paradossale assistenza.

Perciò, mentre da un lato esprimiamo la nostra grave preoccupazione per la mancata copertura economica dell’operazione, che minaccia del resto la stessa esistenza del salario accessorio, prosciugando la fonte stessa del suo finanziamento, dall’altro proseguiremo nella nostra iniziativa per riportare a limiti ragionevoli l’impatto di questa lavorazione pericolosa per il futuro e l’avvenire dei Lavoratori, insistendo sull’importanza e sul riconoscimento della professionalità intesa come premessa e risorsa di un’Amministrazione che torni a svolgere i suoi compiti istituzionali.