LIGURIA

Oltre le colonne

La delegazione RdB-PI, presente alla trattativa sulla costituzione della Direzione Regionale del Territorio di Genova, pur partecipando attivamente e fino in fondo alla stessa, al fine di garantire la maggior trasparenza ed omogeneità possibile alla procedura, non sottoscrive l’accordo finale in materia.

Questo poiché ritiene che l’operazione Direzioni Regionali sia stata effettuata senza l’adeguata programmazione che sarebbe stata necessaria sul piano della formalizzazione dei carichi di lavoro dei nuovi uffici e della relativa formazione del personale. 

I tempi ristrettissimi in cui l’Agenzia, pur se da anni a conoscenza della necessità di costruire tali strutture, ha obbligato il confronto e obbliga i dipendenti, sono segnale inquietante di un’improvvisazione che, anche questa volta, si basa sulla buona volontà dei dipendenti.

Questi, da una parte sono impossibilitati nei fatti ad accedere al nuovo ufficio, considerando che l’amministrazione richiede specifiche caratteristiche di cui non tutti, a causa di una mancante politica di formazione del personale, sono forniti. 

Dall’altra obbligati a fare un salto nel vuoto e a costituire un ufficio, il cui numero di personale, è, secondo noi, insufficiente per garantirne il corretto funzionamento senza pregiudicare i diritti dei dipendenti che lo costituiscono in merito a orario di lavoro, ferie e, soprattutto, rispetto delle mansioni per cui sono retribuiti. 

Rigettiamo inoltre qualsiasi operazione, presente e futura, di utilizzo del Fondo Unico di Amministrazione per remunerare in qualche modo il disagio, certo, di questi colleghi. 

Per quanto ci riguarda, infatti, ogni operazione di maquillage straordinario dell’Agenzia non può e non deve passare per l’utilizzo di fondi già di proprietà dei dipendenti, bensì attraverso il reperimento di fondi supplementari, ad esempio, dai risparmi di gestione. 

Genova, 13 febbraio 2003

RdB-Pubblico Impiego