ASSEMBLEA FILIALE DEMANIO GENOVA
4 LUGLIO 2003


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In data 4 luglio 2003 presso la sede della Filiale di Genova dell’Agenzia del Demanio si sono riunite le Segreterie Regionali di CGIL-CISL-UIL,SALFI e RdB/CUB Settore Agenzie Fiscali insieme alla RSU e a molti lavoratori della Filiale della Regione per affrontare insieme la difficile situazione di questa Agenzia, e delle altre, dopo l’emanazione del relativo Decreto di trasformazione del 19/6/2003. 

Le organizzazioni sindacali, pur sottolineando le differenze che hanno caratterizzato la loro storia e le loro analisi dei percorsi che hanno condotto fino alla situazione attuale, hanno concordato sul fatto che è ormai evidente il progetto di depotenziare in maniera fortissima il controllo fiscale in Italia, attraverso le sanatorie (condono) ancora in corso in questi mesi, attraverso tutte le normative che, da alcuni anni a questa parte, hanno limitato le possibilità di produrre efficace lotta all’evasione fiscale, ed oggi, formalmente, con lo strumento della “privatizzazione del fisco”, operazione facilitata dall’aver lasciato il nuovo comparto delle Agenzie Fiscali senza copertura contrattuale, impedendo, di fatto, la nascita del loro primo contratto di lavoro.

 Le organizzazioni sindacali unanimemente dissentono da questo progetto. 

La trasformazione dell’Agenzia del Demanio in Ente Pubblico Economico è primo atto formale di tale privatizzazione. Il Decreto, salvo una troppo generica possibilità di opzione, non contiene tutele e garanzie CERTE sulla mobilità dei lavoratori del Demanio verso le altre Agenzie o Pubbliche Amministrazioni e, altro elemento gravissimo, non vi è alcuna conoscenza su quale tipo di contratto di natura privata avranno coloro che potrebbero scegliere di rimanere nell’Ente Pubblico Economico. 

Le OO.SS. hanno dichiarato di dissentire nel merito, ma anche nel metodo, che non vede il coinvolgimento di lavoratrici e lavoratori, né nelle scelte, né nella gestione di tali percorsi.  

Le OO.SS. Regionali si sono impegnate a fare forti pressioni sulle proprie Segreterie Nazionali affinché si oppongano con chiarezza al processo di smantellamento in corso e, comunque, per quanto riguarda le eventuali mobilità, che venga stipulato un  

accordo quadro che preveda che lavoratrici e lavoratori delle Agenzie sottoposte a trasformazione possano scegliere, in deroga a qualsiasi tipo di “blocco”, e a qualsiasi dotazione organica, la destinazione ad essi più gradita 

Ci troviamo di fronte ad una vera e propria ristrutturazione aziendale subita, e non scelta, dai dipendenti, i quali, DEVONO poter usufruire di OGNI possibile garanzia e salvaguardia.

Per rafforzare tale posizioni, le OO.SS. Regionali e la RSU, hanno avuto pieno mandato, e registrato la disponibilità dell’assemblea per dare il via in tempi brevissimi, ad azioni di lotta da attuarsi sui posti di lavoro, che vanifichino prioritariamente gli obiettivi della convenzione dati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e, soprattutto, ad operazioni di sensibilizzazione della cittadinanza, riguardo alle ricadute negative che inevitabilmente ci saranno sui servizi ai contribuenti, ma, soprattutto, sulle motivazioni che hanno portato il Sindacato ed i lavoratori a queste iniziative.

E’ stato dato, infine, mandato alla RSU di preparare un elenco di possibili azioni di “disturbo” da cominciare ad attuare immediatamente dopo l’attivo unitario di tutte le RSU ed i delegati delle OO.SS. firmatarie del presente documento che si terrà il giorno 9 luglio presso la Direzione Regionale delle Entrate della Liguria alle ore 9.30.

Genova, 4 luglio 2003 

CGIL-FP

CISL-FPS

UIL-PA

SALFI-CONFSAL

RdB/CUB