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Secondo
il catechismo della Chiesa cattolica uno dei quattro peccati che gridano
vendetta al cospetto di Dio è quello di defraudare la mercede agli
operai. Esso viene dopo l'omicidio ed è altrettanto grave perché
non permette la vita dei lavoratori.
Nel clima di disattenzione e di torpore generalizzato verso i diritti in
particolare e le problematiche del lavoro in generale, bisogna ricordare
anche questo! Sono passati
oltre due anni di mancato rinnovo contrattuale e per quanti ancora si
ostinassero a non voler vedere la verità, rammentiamo i frutti amari della
concertazione: Ø
L'aver slegato gli
aumenti salariali da un meccanismo automatico di recupero (scala mobile) ed
averli legati alla contrattazione è stato un grave errore; Ø
In dieci anni il potere d'acquisto dei salari dei lavoratori
dipendenti è calato di oltre il 30%, con una accelerazione negli ultimi tre
anni del 13%; Se
poi i lavoratori protestano si scarica loro addosso sanzioni disciplinari e
penali (dichiarazione del Sindaco di Milano agli autoferrotranvieri), mentre
i datori di lavoro pubblici o privati, che non onorano i loro impegni, non
corrono alcun rischio. In questo sistema a perdere, l'emergenza salariale è
diventata una vera e propria emergenza sociale! Da sottolineare, infine, che
nelle Agenzie fiscali la responsabilità maggiore di aver sospeso
nell'autunno scorso lo stato d'agitazione – proprio nel momento di massimo
potere contrattuale – ce l'hanno tutta i confederali! Ora
lo sciopero del 16 gennaio si impone come doveroso ed indispensabile per cui
ed in vista del quale:
Ancona,
12 gennaio 2004 Coordinamento
reg.le RdB P. Impiego/Entrate Marche |