All’On.
              Ministro dell’Economia e delle Finanze - ROMA
              All’Agenzia
              delle Entrate Direzione
              Centrale del Personale
              Settore
              Gestione del Personale
              Ufficio Mobilita’
              - ROMA
              
              
              
              In
              relazione all’informazione che la D.R.E. del Piemonte ha fornito
              alle OO.SS. Regionali circa il trasferimento/distacco di decine di
              colleghi/e a partire dal 02/01/03 da Uffici di Torino verso
              Regioni del Sud,
              
              
              ci
              pregiamo segnalarLe il nostro pensiero, chiedendoLe nel contempo
              alcuni chiarimenti e iniziative che riteniamo dovute nel rispetto
              dei principi e norme contenuti nei dettati normativi e
              contrattuali semprechè il sentito e sempre valido valore della
              equità, giustizia e imparzialità, da far valere per i
              contribuenti, possa e debba valere per i colleghi e dipendenti di
              questa Agenzia.
              
              
                      
              Le anticipiamo da subito il nostro sincero compiacimento
              circa la soddisfazione delle richieste di trasferimento dei
              colleghi oggetto dei provvedimenti disposti.
              
              
                      
              Nei riguardi degli stessi Le facciamo presente che avremmo
              necessità di conoscere e far conoscere, perché a noi
              sconosciute, le motivazioni addotte nei provvedimenti stessi,
              nonché la durata dei distacchi disposti e se questi siano
              consequenziali ad accordi raggiunti a tavoli di trattativa e/o
              concertazione, a cui la nostra sigla sicuramente non ha
              partecipato.
              
              
                      
              Vorremmo sapere e far sapere se e come tale procedura in
              atto si concilia con l’altra procedura, quella sulla concordata
              mobilità volontaria nazionale, questa sì a conoscenza dei
              dipendenti tutti perché correttamente pubblicizzata e oggetto di
              regolare bando. I lavoratori interessati, i dipendenti e coloro
              che comunque sono attenti ai processi in atto nella nostra
              Amministrazione, vorrebbero capire perché sono state previste
              solo n.9 persone in uscita dal Piemonte in base a detta procedura,
              mentre con 
              i provvedimenti succitati si ritiene di farne uscire
              diverse decine, con corsie preferenziali non meglio chiarite,
              questa sì che sembra una BEFFA (!!).        
              
              
              
              Non
              era e non è 
              più logico, razionale, equo e corretto prevedere la
              possibilità di un più ampio numero di colleghi in uscita nella
              procedura di mobilità nazionale  rispondente
              alle effettive necessità e bisogni espressi dalla Regione, anche
              e, in particolare, con riguardo alla chiusura del Centro di
              Servizio, all’uopo prevedendo criteri appropriati, equi,
              condivisi e trasparenti ?
              Ci
              permettiamo, altresì, con la dovuta modestia dei lavoratori di
              cui si sentiamo essere portavoce, di segnalarLe il grave senso di
              ingiustizia e di discriminazione avvertito da chi si ostina, per
              noi giustamente, a percorrere le occasioni che contrattualmente e
              normativamente sono previste in ordine alla soddisfazione dei
              propri bisogni essenziali e dei propri diritti.
              
              
              Si
              ha la netta sensazione, che si spera con i fatti e le opportune
              iniziative di poter smentire, che un grande e sentito bisogno e
              aspettativa possa essere strumentalmente utilizzato e soprattutto
              prefigurare un modello di rapporti non propriamente corretto
              (…).
              
              
              Per
              quanto sopra esposto Le chiediamo immediati atti ed iniziative che
              possano scongiurare percorsi discriminatori. 
              
              
              
                      
              Noi, per coerenza con la nostra pratica sindacale,
              continueremo a farci portavoce di chi continua a chiedere di avere
              pari opportunità, magari facendoLe pervenire in modo pubblico
              l’elenco delle persone interessate che ci faranno pervenire per
              conoscenza le loro istanze corredate delle proprie sacrosante
              motivazioni;
              
              
              
                      
              così come continueremo a chiedere di far ritornare nei
              posti di lavoro originari i lavoratori soggetti a mobilità coatta
              regionale;
              
              
                      
              così come continueremo ad esigere una corretta,
              trasparente e razionale politica delle assunzioni, di definizione
              delle piante organiche e di collocazione del personale.
              
              
               Torino
              18/12/02   
                                
                      
              
              
              
              p.
              l’esecutivo regionale RdB Agenzie
              Fiscali Piemonte
              
              
                                                                                         
                          
              (Felice Lanni )