Sventato un
      tentativo “poco ortodosso” di stornare con un artificio tecnico
      contabile (…) ingenti somme di denaro spettanti agli Uffici del
      Piemonte: nel meccanismo di calcolo per l’attribuzione delle somme
      spettanti a ciascun Ufficio si voleva deliberatamente ripetere un grave
      errore, proponendo la suddivisione del fondo in riferimento ad organici
      comprendenti impropriamente i dirigenti, implicitamente avvantaggiando
      quegli Uffici (D.R.E. in testa) in cui questi sono più numerosi.
      
      
      
      
      Pretendiamo che si provveda a
      risarcire dei danni causati con gli accordi degli anni passati i
      dipendenti di quegli Uffici che hanno visto distolta una parte rilevante
      delle risorse loro spettanti (per esempio si potrebbero conguagliare le
      somme spettanti per l’anno in corso con i crediti/debiti dell’anno
      precedente o altre eque soluzioni ritenute più consone dai fautori di
      tali originali metodi di calcolo).
      
      
      
      
      Chiediamo di essere informati pubblicamente, ai sensi delle normative
      contrattuali vigenti, delle ore di lavoro straordinario autorizzate e
      consuntivate in ciascun Ufficio della 
      Regione visto gli scandalosi riflessi che tali dati assumono nella
      ripartizione del salario accessorio (l’esame delle ore complessivamente
      lavorate, parametro per la suddivisione del FUA, mostra come la media
      pro-capite vari considerevolmente da ufficio ad ufficio raggiungendo
      picchi considerevoli per la D.R.E.).
      
      
      
      
      E come se
      tutto ciò non bastasse gli “orchestrali della concertazione” hanno
      sentenziato di premiare con soldi, che spetterebbero a tutti, solo i
      colleghi di alcuni uffici che risulterebbero più carenti (in base a
      criteri relativi validi quando torna piu’ utile…. ) 
      
      
      
      
      E chicca della logica della sudditanza e della
      filosofia del continuiamo a essere diabolici nell’errare, i soliti hanno
      concertato di distogliere altri soldi spettanti a tutti per destinarli ad
      iniziative “particolari” decise dall’intraprendente D.R.E.
      
      
      
      
      E, fatto
      ancora più grave ed allarmante, tale iniziativa rappresenta solo
      l’avvio di un percorso che sta via via concretizzandosi con una
      moltiplicazione esponenziale di analoghe iniziative, come dimostrano le
      riunioni di questi giorni.
      
      
      A fronte delle richieste
      di migliaia di lavoratori per l’ottenimento del salario accessorio in
      busta paga, i soliti sindacati, C.G.I.L,-C.IS.L. e U.I.L. in primis,
      concertano con la D.R.E. metodi e sistemi per depauperare il fondo
      destinato agli uffici periferici a vantaggio di pochi.
      
      
      
      
      Abbiamo sempre
      denunciato un utilizzo improprio della contrattazione regionale per
      siffatte fattispecie. L’Amministrazione può, se ritiene utile,
      attivare/promuovere iniziative autonome, ma non può pretendere di
      realizzarle a discapito dei dipendenti distogliendo e sperequando risorse
      loro spettanti del salario accessorio.
      
      
      
      
      Riteniamo che
      senza risorse aggiuntive e senza la certezza della copertura economica
      nessuna attività con prestazioni “particolari” può essere avallata e
      tanto più nessuna promessa può essere pubblicizzata e/o concordata.
      
      
      Torino, marzo
      ’04                               
      
      
      
      Esecutivo RdB/CUB PI Agenzie Fiscali Piemonte  
      
      
      
      Felice Lanni cell.338/2689431