Dopo
quattro scioperi nazionali già effettuati, la riuscita della
manifestazione-presidio odierna,
tenutasi nel piazzale antistante gli uffici delle Agenzie Fiscali di via
Amendola, dimostra la forte rabbia e determinazione dei Lavoratori che da
oltre 2 anni rivendicano il sacrosanto diritto ad un rinnovo contrattuale
immediato e dignitoso.
Chiusi
completamente gli sportelli ed i Front-Office degli Uffici, sospese quasi
tutte le altre attività dei diversi uffici; più di 300 Lavoratori hanno
raccolto l’invito delle RdB/CUB a partecipare al Sit-in di protesta che si è protratto oltre due ore con diversi interventi di dipendenti,
un simbolico blocco del traffico e la distribuzione di volantini ai
cittadini-contribuenti per illustrare le ragioni della protesta anche ai
tanti giornalisti presenti all’iniziativa:
Ø
un
contratto subito, che contenga l’immediato pagamento di quanto stanziato
sulle finanziarie precedenti e la stabilizzazione del salario accessorio;
Ø
di
aprire immediatamente una trattativa per il biennio economico 2004-2005,
che abbia come punto di riferimento il recupero dell’inflazione reale
pregressa e l’inflazione reale del biennio;
Ø
l’assunzione
immediata del personale precario;
Ø
garanzie
per il proprio diritto alla carriera;
Ø
garanzie
contro le privatizzazioni del sistema fiscale.
L’ostinazione del Governo, unita alla disastrosa
politica operata dai sindacati concertativi (Cgil-Cisl-Uil in testa)
legata all’accordo del luglio 1993, ha fatto e continua a far pagare ai
Lavoratori un prezzo oramai insostenibile, sia in termini economici sia in
termini di diritti e futuro lavorativo.
Oggi, riteniamo che bisogna superare quelle logiche e
ricominciare a rivendicare veri aumenti salariali che recuperino il reale
costo della vita e
si metta fine alla crescente introduzione di precarietà e privatizzazione
dei servizi pubblici.
I
Lavoratori delle Agenzie Fiscali, inoltre, hanno espresso la piena
solidarietà agli autoferrotramvieri che stanno continuando una difficile
lotta per sostenere uno dei principi fondamentali di una democrazia e che
dovrebbe appartenere a tutto il mondo del lavoro ed a chi “presume” di
rappresentarlo: non è possibile ridardare sine die la chiusura dei
contratti nazionali fino all’esasperazione, o firmare accordi al ribasso
senza il consenso dei Lavoratori.
Invitiamo
tutti i Lavoratori e le altre organizzazioni sindacali e dare continuità
alla mobilitazione e, come RdB/CUB, in sintonia con quanto già stabilito
nazionalmente, svilupperemo nei prossimi giorni tutte le iniziative
possibili per costringere le controparti a riaprire immediatamente il
tavolo di contrattazione e chiudere il contratto.
Bari,
13 gennaio 2004
Coordinamento
RdB/CUB -Agenzie Fiscali