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             AL DIRETTORE REGIONALE 
                                                                                                           
            DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE 
                                                                                                                                   
            C A G L I A R I 
             
            
             
                                                                                                           
            ALLE OO.SS. NAZIONALI 
                                                                                                                                                R O
            M A 
            E’ noto che un corretto sistema di relazioni
            sindacali sia elemento essenziale per consentire la condivisione dei
            principi finalizzati alla modernizzazione dell’Amministrazione,
            oltre che una efficiente gestione del processo di riforma. 
            Ciò premesso, le scriventi ritengono che in
            tale ottica una molteplicità di provvedimenti adottati dalla S.V.
            non garantisca una necessaria corretta applicazione del disposto
            normativo e contrattuale. 
            Tale convincimento deriva: 
            1)     
            Le scriventi OO.SS., sin dal mese di novembre 2002, avevano
            chiesto che la S.V. mantenesse l’impegno assunto dal precedente
            Direttore Regionale di procedere alla costituzione di un gruppo di
            lavoro, al fine di individuare criteri utili ad una corretta
            gestione delle domande prodotte per beneficiare della mobilità
            volontaria entro la Regione. 
            Ebbene, non solo non si è avuto alcun
            riscontro alla nota in argomento, ma si è dovuto prendere atto che
            la S.V. sta procedendo unilateralmente a tale mobilità. Ciò non può
            essere accettato, perché la S.V. sta effettuando variazioni delle
            dotazioni organiche degli uffici e ciò, oltre che essere materia di
            informazione e consultazione, è pure materia di concertazione,
            perché  modifica i
            carichi di lavoro degli Uffici. 
            2)     
            La S.V. ha attivato una procedura per il reclutamento di un
            funzionario per l’Ufficio del Contenzioso del Lavoro presso la
            D.R.E. che prevede, oltre che la necessità di una laurea in
            giurisprudenza e l’abilitazione di avvocato, pure una prova
            scritta e orale (prova seppure divenuta in un secondo tempo più
            snella per effetto dell’intervento delle OO.SS.) senza prevedere,
            contemporaneamente, un trattamento economico differenziato e ciò
            per averlo esplicitato nello stesso bando. 
            Le scriventi ritengono che il lavoro che fa il
            funzionario dell’Ufficio del Contenzioso del Lavoro della D.R.E.,
            essendo stato individuato dall’Ufficio Sviluppo del Personale
            dell’Agenzia come uno dei tanti “mestieri” previsti, non deve
            essere soggetto, in applicazione delle norme contrattuali, ad alcuna
            procedura selettiva interna. Infatti, le procedure selettive si
            attivano per i passaggi tra e all’interno delle aree. Le procedure
            che devono essere utilizzate non sono previste 
            neppure per l’attribuzione delle posizioni organizzative. 
            Le scriventi ritengono che la procedura
            prescelta per l’interpello non garantisca nei fatti neppure
            l’esigenza di trasparenza prospettata dalla S.V. Infatti la
            trasparenza richiede l’esistenza di regole concordate e
            predeterminate sulla base delle quali predisporre la graduatoria del
            personale interessato alla mobilità. 
            Non si comprende, peraltro, quali siano presso
            la D.R.E. i lavori che la S.V. ritiene dover essere svolti dopo una
            selezione, atteso che circa un mese fa ha destinato ad un posto di
            Area C presso il servizio accertamento e programmazione della D.R.E.
            un funzionario in mobilità da ufficio periferico senza procedere ad
            alcuna selezione. 
            3)     
            Nonostante l’esigenza manifestata durante la contrattazione
            sul salario accessorio, di ricevere la dovuta informazione sulla
            programmazione effettuata nei vari uffici per il 2003 e gli impegni
            assunti dalla S.V., le scriventi OO.SS. non hanno ancora ricevuto
            quanto promesso. 
            Sembrerebbe, da lamentele ricevute, che la
            programmazione 2003 degli Uffici della Sardegna sia stata fatta
            senza valutare se in ogni ufficio sia presente il personale di
            livello idoneo a svolgere i lavori richiesti nei vari processi, che
            compongono l’attività dell’Ufficio, propri o meno del livello
            di appartenenza, atteso che la S.V. con lettera della fine di
            ottobre, ha richiamato tutti i direttori sulla necessità di
            astenersi dall’assegnare mansioni superiori ai lavoratori dei
            propri uffici. 
            4)     
            Da lamentele ricevute risulta che la S.V. ha attivato presso
            gli Uffici dell’Agenzia della Regione un programma informatico di
            controllo a distanza dell’attività dei lavoratori che effettuano
            gli accertamenti, che viola l’art. 4 della L. 300 del 20/5/70. 
            Tale fatto è oltremodo grave e, se confermato,
            va immediatamente rimosso se non si vuole incorrere in violazioni
            perseguibili nelle sedi opportune. 
            Per concludere, le scriventi OO.SS. auspicano
            per il futuro, da parte della S.V. un diverso atteggiamento nei
            confronti del Sindacato, così come richiesto dal Capo
            dell’Agenzia Dottor Ferrara. 
            D’altra
            parte, sino ad ora i rapporti esistenti tra il Sindacato e la
            Dirigenza Regionale dell’Agenzia avevano consentito ogni anno
            (seppure con uno sprint finale) il raggiungimento degli obiettivi
            prefissati, sia il conseguimento della certificazione di qualità,
            anche se quest’anno l’Ufficio delle Entrate di Sassari non la ha
            potuta ottenere formalmente, per effetto della presenza nel suo
            gruppo di un Ufficio delle Entrate di Roma che non è stato ritenuto
            in linea con i parametri richiesti. 
            Le
            scriventi chiedono, pertanto, un urgente incontro per risolvere i
            problemi prospettati. 
                       
            Distinti saluti 
                                                                       
            Le Segreterie Regionali 
                                                                                               
            CGIL              
            Sacceddu Gabriella 
                                                                                               
            CISL              
            Usai Ignazio 
                                                                                               
            UIL                 
            Biggio Teobaldo 
                                                                                               
            RdB                
            Carboni Federico 
            
                                            
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