I
sottoscritti lavoratori degli uffici locali di Cagliari 1 e di
Cagliari 2 dell’Agenzia delle Entrate, con riferimento alla
lettera del dott. Antonio Iorio, direttore delle relazioni esterne
dell’Agenzia delle Entrate, apparsa sull’Unione Sarda del
4.10.2003, in quanto chiamati in causa direttamente, ritengono di
non potersi esimere dal formulare alcune precisazioni in merito al
progetto di smantellamento della “cittadella finanziaria”:
1)
La cittadella finanziaria è sorta per assicurare
all’utenza servizi adeguati ed efficienti in conformità ad un
modello di pubblica amministrazione moderna e rispondente alle
esigenze della stessa. Gli attuali locali, siti nell’ambito di
quest’ultima, rispondono pienamente a tali requisiti, in quanto
“confortevoli, funzionali, dotati di impianti di condizionamento,
di spazi ad uso ristoro, bar mensa ed ampi parcheggi “. Non si
comprende, pertanto, l’esigenza di smantellare una situazione che,
dal punto di vista dell’utenza, ha consentito agli uffici locali
di essere certificati da ISO 9000, e dal punto di vista dei
dipendenti, risponde pienamente alle esigenze d’organizzazione di
vita di questi ultimi.
2)
Contrariamente alle convinzioni espresse dalla
dirigenza, ritengono, quali addetti ai lavori, che il nuovo
assetto organizzativo comporterà seri disagi all’utenza e agli
operatori del settore. I locali ubicati sulla SS.554, sorti per
ospitare un ufficio non operativo ( Centro di Servizio), non
rispondono, infatti, alle esigenze specifiche degli uffici locali e
non sono agevolmente accessibili per il pubblico. Mentre le sedi
staccate che l’Amministrazione si propone di istituire sia a
Cagliari che a Quartu Sant’Elena, non possono garantire tutti i
servizi attualmente resi dagli stessi uffici e costringeranno,
certamente, il contribuente ad estenuanti pellegrinaggi.
3)
Premesso che eventuali risparmi di gestione incidono
direttamente sul salario accessorio dei lavoratori, nell’ottica
delle esigenze di risparmio ed economicità rappresentate dai suoi
vertici, ci si domanda perché, ai fini della valutazione degli
immobili siti in via Vesalio,
l’Amministrazione si sia avvalsa di una “società
internazionale”, pur disponendo di un Organo Tecnico ( Ufficio del
Territorio), specificamente deputato allo svolgimento di tale
funzione.
4)
Nell’illustrare il progetto in questione, si presuppone
l’esistenza di un adeguato servizio pubblico di trasporto che
garantirebbe un’agevole accesso alla nuova sede, dimostrando, con
ciò, una scarsa conoscenza della realtà locale. In verità, il
luogo in cui sorge lo stabile precedentemente adibito a Centro
Servizi, è difficilmente raggiungibile per chi non è munito di
mezzo proprio e anche per chi lo possiede, in quanto sito lontano
dal centro abitato, in una strada
pericolosa e fortemente congestionata dal traffico, che
verrebbe ulteriormente congestionata dalla presenza delle vetture
dei contribuenti e degli stessi dipendenti (per non parlare
dell’opportunità di far sorgere
un asilo nido
vicino ad un inceneritore).
5)
Dalla stampa si apprende che il Garante del contribuente ha
formulato un giudizio
fortemente negativo con riferimento al suddetto
trasferimento. Nel rilevare come tale parere sia stato reso
nell’esercizio dei poteri ad esso espressamente conferiti dalla
legge (art. 13 c. 8 L.212/00 : “ potere di accedere agli uffici
finanziari e di controllare la funzionalità dei servizi di
assistenza e di informazione al contribuente, nonché l’agibilità
degli spazi aperti al pubblico”), i sottoscritti si domandano come
tale parere possa essere disatteso, considerato che, per altro
verso, la stessa Amministrazione ha sottolineato il carattere
cogente delle disposizioni contenute nella L.212/00 ( statuto
del contribuente).
Tutto
ciò premesso gli scriventi chiedono a codeste OO. SS. di volersi
attivare in tutte le sedi, locali e nazionali, affinché
l’infausto progetto non venga portato a compimento, riportando in
dietro di dieci anni l’Amministrazione Finanziaria.
Esecutivo Nazionale RdB/CUB
PI Agenzie Fiscali
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