I
componenti della R. S. U. dell’Agenzia del Demanio – Filiale di
Firenze, avevano già denunciato come assolutamente inaccettabile,
nel suo complesso, il sistema di valutazione del personale (SI.VAL.)
adottato dall’Agenzia del Demanio, in quanto basato su criteri
poco oggettivi e per giunta accompagnati da una terminologia
assolutamente inappropriata, che mentre determina discriminazioni
inaccettabili,
reintroduce – nei fatti – forme di controllo e di
condizionamento sul personale da decenni aboliti dalla Pubblica
Amministrazione.
Tutto
ciò, evidentemente, non ha nulla a che fare con la volontà di
migliorare il servizio, anzi agisce palesemente nel senso opposto,
provocando, come puntualmente è avvenuto, profondo malessere e
forte demotivazione. Altro che promuovere la condivisione e lo
spirito di gruppo. Con questi metodi, da sempre, si creano fratture
fra il personale che minano ogni coesione anche a causa delle
discriminazioni economiche che determinano. Questa la parte più
odiosa e aberrante di un istituto che lega perfino il salario alla
discrezione del Dirigente.
Infatti
si è puntualmente verificata, nelle diverse realtà lavorative ed
in particolare nella Filiale di Firenze, una scorretta applicazione
pratica di tale strumento. Il gran numero di valutazioni negative,
che sono state attribuite – a nostro avviso personale senza tener
conto del criterio dell’ oggettività
– ha provocato malcontento e situazioni di disagio tra il
personale. Solo nella sede centrale della Filiale di Firenze sono
stati prodotti ed inoltrati alla Direzione Centrale 10 ricorsi ( che
hanno interessato – quindi -
circa il 25% del personale a fronte di una media nazionale
del 5% ) contro la valutazione effettuata dal Direttore.
Ebbene,
a distanza di 6 mesi la Direzione Centrale ha liquidato tutti i
ricorsi con una laconica comunicazione agli interessati in cui si
riconfermava la valutazione data all’epoca riprendendo e facendo
proprie tutte le controdeduzioni fatte dal Direttore della Filiale.
Tale prassi ha disatteso anche ciò che era stato scritto dagli
stessi vertici dell’Agenzia al punto 2.1.2 del Manuale POR N.
42/2001/CRUO, laddove si prevedeva che il contraddittorio, in ultima
analisi, si doveva comporre dinanzi al Direttore Centrale ed in tale
sede il valutato, se lo riteneva opportuno, poteva farsi assistere
da un rappresentante delle OO.SS. Tutto ciò non è stato fatto ed
in tal modo è stata vanificato anche quel minimo di garanzia di
tutela sindacale.
Quello
che si è verificato a nostro avviso è gravissimo, ed invitiamo
perciò tutte le organizzazioni sindacali a prenderne atto e ad
adoperarsi per riaprire i termini della questione richiedendo il
rispetto delle procedure stabilite e, si presume, contrattate con
l’Agenzia. In più, sollecitiamo gli stessi sindacati - che con il
loro avallo hanno
fornito ai Dirigenti un potente strumento di gestione e
controllo del personale da utilizzare in maniera ricattatoria,
unilaterale e senza alcuna possibilità di un confronto paritario
nel merito – a ripensare la propria impostazione ed a preoccuparsi
di difendere per prima cosa la dignità dei lavoratori, che questo
sistema di valutazione -
per come è impostato e per le valutazioni che propone – a
nostro avviso
nega.
Firenze,
12 dicembre 2002
La
RSU della Filiale di Firenze - Sede
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