Dell'incontro di mercoledì 29 gennaio in DRE a Venezia (Palazzo
Erizzo) tralasciamo la parte concernente i dati, ritenuti
"superiori alle attese" dalla stessa DRE, che ci sono
stati forniti relativamente alla formazione effettuata e al salario
accessorio già ricevuto e da ricevere a marzo 2003, confidiamo,
infatti, che quanto prima, siano immessi sull'intranet dell'Agenzia.
Ora
vogliamo subito comunicare una prima informazione sul problema della
mobilità imposta che si è affrontato tra le varie ed eventuali.
Per
la Direzione Regionale erano presenti i Dr.Miceli e Pascali mentre
per le OO.SS. erano presenti CGIL-CISL-UIL-SALFI-RdB.
Il
Dr, Miceli ha assicurato (c'erano due registratori e una collega
adetta alla stesura del verbale) che con l'assunzione dei
tirocinanti (si riferiva ai termini previsti dal bando ossia giugno
2003) TUTTI I COLLEGHI IN MOBILITA' COATTA A CITTADELLA E BASSANO
(ossia in tutto otto colleghi, di cui quattro a Cittadella e quattro
a Bassano) torneranno nei loro uffici.
Per quanto
riguarda le altre situazioni di mobilità imposta la DRE si è
rifiutata d’affrontare un "accordo quadro"
assicurando invece che saranno discusse in una riunione apposita da
farsi entro la fine di febbraio, primi di marzo (convocata di
mattina per dare più spazio al confronto) dentro il quadro più
complessivo dell'apertura della mobilità regionale.
Con queste
poche righe termina il resoconto su cosa è avvenuto in DRE e merita
attenzione il fatto che abbiamo parlato della mobilità nelle varie
ed eventuali e non nell’o.d.g. previsto e questo la dice lunga
anche sulla difficoltà che si è verificata finora con la DRE
nell’affrontare la tematica della mobilità imposta.
Per
sviluppare delle considerazioni, a nostro avviso, dobbiamo avere il
coraggio di dircelo che, alla prova dei fatti, l'accordo siglato da
parte sindacale, nel lontano novembre 1998, a livello regionale per
la costituzione degli Uffici Unici non ha garantito i lavoratori!
Nel
Veneto ci sono stati circa 160 lavoratori costretti alla mobilità
imposta ed inoltre è stato accettato il criterio degli Uffici in
esubero (Belluno e Rovigo) rispetto ai quali non era possibile
tornare.
All'interno
di questo disastro che rischia di mettere tutti contro tutti,
dobbiamo avere il coraggio di scrivere
un'altra
pagina chiudendo però quella brutta della mobilità imposta
risolvendo l’ultima manciata di situazioni rimaste irrisolte!
Come
sindacato di base nell'Agenzia delle Entrate del Veneto abbiamo in
sostanza raddoppiato la nostra consistenza a partire dall'ultima
elezione delle RSU e stiamo cercando di assumerci i compiti di
proposte e d’iniziative di lotta (perché è necessaria anche
quella!) all'altezza dei consensi che stiamo riscotendo cercando di
rendere tutti protagonisti e non soggetti passivi che delegano
qualche altro a risolvere tutti i problemi possibili.
Abbiamo fatto
questa premessa per dire che in questo situazione giudichiamo un
primo passo positivo l'aver
avuto la certezza del rientro di tutti gli otto colleghi
ancora a Cittadella e Bassano e incassato questo dato
dobbiamo prepararci
per riuscire a chiudere definitivamente e per tutti (nessuno
escluso) il problema della mobilità imposta nel Veneto!
Ecco allora che la
proposta che lanciamo da subito di costituire un
OSSERVATORIO
PER PORRE FINE ALLA MOBILITA' COATTA
come un elemento
fondamentale per andare preparati e con proposte alla riunione con
la DRE prevista per fine febbraio, primi di marzo.
Naturalmente queste
righe non vogliono costituire il verbale della riunione (compito che
lasciamo alla DRE) ma uno spunto per il confronto.
per
la delegazione trattante per le RdB
Celestino Giacon
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