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DAL 2 MAGGIO 2004 VERRANNO SOPPRESSI MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO E NON E’ NEMMENO POSSIBILE PER I DOGANALISTI OTTENERE IL DIRITTO ALLA PENSIONE! Vogliamo denunciare che non
c’è la possibilità, per i doganalisti e i loro collaboratori, di andare
in pensione. Infatti, i doganalisti si
trovano ad aver versato fior di contributi su fondi diversi. Parliamoci chiaro, oltre il
20% dei lavoratori ha le seguenti posizioni contributive versate all’Inps
in gestioni diverse: 1. periodo da lavoro dipendente; 2. Fondo di categoria (soppresso dal 1 gennaio 1998); 3.
co-co-co
dal 1998: L’ingiustizia che
denunciamo riguarda 500-600 persone che per ottenere il ricongiungimento di
queste tre posizioni si trovano a dover sborsare cifre pazzesche (centinaia
di milioni di vecchie lire!). In parole povere in questa
situazione si può ora solo accedere alla pensione di vecchiaia
(attualmente?!! 65 anni per gli uomini e 60 per le donne) e non a quella
d’anzianità (pur in presenza di più di 40 anni di vita lavorativa) e
anche in questo caso non si avrà diritto ad una pensione unica ma a più
pensioni, rimettendoci e molto in termini economici. Vogliamo rendere visibile
questa profonda ingiustizia per ottenere il ricongiungimento dei contributi
versati, senza oneri a carico dei lavoratori.! Cari
colleghi è ora di dire basta ed intraprendere delle dure iniziative di
lotta per rivendicare i nostri diritti! COMINCIAMO
CON UNO SCIOPERO? Padova, 29/11/03 Associazione Difesa Lavoratori Cobas Federata
RdB |