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In
realtà la questione mobilità volontaria a livello Regionale è rimandata a
gennaio 2004. Abbiamo la sensazione che sia necessaria la maggior
compattezza possibile tra OO.SS. e un coinvolgimento, con la massima
trasparenza, perlomeno di tutti i lavoratori che si trovino in
"situazioni di sofferenza" (e delle loro RSU) vuoi perché in
mobilità coatta ancora dalla costituzione degli Uffici Unici (5 lavoratori
ancora a Montebelluna e uno a Vittorio Veneto che vogliono, giustamente,
tornare a Treviso) vuoi perché comunque in condizioni di disagio. Al
termine della riunione, su richiesta della DRE, abbiamo, come RdB, spiegato
cosa è avvenuto nell'Ufficio di Padova 1, dove si è creata una situazione
di "attrito" tra la Direzione, i lavoratori, la RSU e tutte le
OO.SS. che imputano un atteggiamento della Direzione estremamente rigido nei
confronti dei lavoratori e questo crea un senso di frustrazione più che
giustificato. Sempre
le RdB hanno posto il problema che è sorto in alcuni Uffici dove la
Direzione ha preteso una documentazione sul come sono utilizzate le 150 ore
per i lavoratori che ne hanno diritto contravvenendo alle stesse
indicazioni, molto meno restrittive, impartite dalla DRE. Si
è convenuto che in questi casi sarà richiesto alla DRE l'interpretazione
"autentica" della circolare in questione. Sempre
a disposizione per chiarimenti, un saluto dalla delegazione trattante per le
RdB-CUB: Gianni
Riccò, Antonio De Martino, Celestino Giacon |