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MOBILITA’ REGIONALE VOLONTARIA:

Sottoscritto l’accordo tra DRE, la RdB e 
tutte le OO.SS. del Veneto


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Quanto prima, ossia appena ci sarà inviato dalla DRE, sarà nostra cura sottoporlo all’esame dei lavoratori perché come RdB ci riteniamo vincolate al giudizio dato dai lavoratori: così è stato per la preintesa sul contratto, così sarà, per quanto ci riguarda, anche per quest’accordo.

Era da più di un anno che la situazione della mobilità volontaria, era bloccata (scambi di sede compresi) ed era necessario sbloccarla per non avvallare, di fatto, una deregolamentazione che non può che favorire i …soliti noti!

Abbiamo ottenuto che tutti i distacchi in atto potranno essere stabilizzati e anche gli scambi di sede tra appartenenti alla stessa area, e la mobilità volontaria potrà avvenire, in base al prospetto fornito dalla Direzione che rileva le carenze e/o gli esuberi dei vari Uffici, in tutti i 32 Uffici della Regione nessuno escluso, (in quelli considerati in carenza o in esubero sarà comunque possibile avere un’unità in entrata e una in uscita). La DRE si è pure impegnata ad impiegare quelli che saranno i 175 nuovi assunti (69 sono i tirocinanti del 2° ciclo che saranno assunti a Settembre, mentre da Luglio inizierà la selezione per assumere i 106 C1 con contratto di formazione lavoro) negli Uffici con carenza liberando così colleghi in “sofferenza”.

Un problema reale è costituito dai colleghi che si trovano ancora, dall’atto della costituzione degli Uffici Unici, in mobilità coatta: 1 a Vittorio Veneto, 4 a Montebelluna, e una decina tra Adria e Badia Polesine queste ultime due sono ritenute dalla Direzione le situazioni più difficili da risolvere perché interessate ad un ritorno su Rovigo dove oltre ad esserci l’esubero non c’è nemmeno il posto fisico.

La DRE ha firmato con le OO.SS. una nota in cui s’impegna entro un anno dalla conclusione della mobilità volontaria a risolvere tutte queste problematiche. Il Salfi ha ritenuto troppo il limite massimo che si è preso la Direzione entro cui risolvere il problema.

Come RdB abbiamo perorato la chiusura immediata delle situazioni in sofferenza ma abbiamo ritenuto utile sottoscrivere almeno un impegno della Direzione, con tempi certi, anziché aver sottoscritto la mobilità regionale e lasciare assolutamente senza alcun paletto, rispetto ai tempi di soluzione, le situazioni critiche. Si può fare di più e meglio? Siamo a disposizione d’ogni suggerimento purché ci sia la volontà di costruire assieme le mobilitazioni e lo stare con “il fiato sul collo della Direzione” per ottenere, prima del tempo limite fissato, il risultato voluto.

E’ ormai patrimonio comune come la lotta abbia pagato nel caso del rientro dei colleghi di Bassano e Cittadella, mobilitiamoci ancora.

Esprimiamoci con mozioni, comunicati delle RSU e delle Assemblee degli Uffici, costruiamo altri momenti d’incontro con la DRE per monitorare i tempi entro cui poniamo finalmente fine al disastro, in termini di mobilità coatta per i lavoratori, prodotto dalla costituzione accelerata degli Uffici Unici nel Veneto.

Venezia, Palazzo Erizzo 12/05/04

Per la delegazione trattante per le RdB-CUB
Antonio De Martino, Celestino Giacon, Gianni Riccò


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