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Finalmente, da ogni computer della rete intranet delle Agenzie Fiscali è possibile scrivere alle Rappresentanze sindacali di base. Il servizio è utile per i nostri delegati o per chiunque voglia mettersi in contatto con noi, darci indicazioni, giudizi, suggerimenti o, perchè no, criticarci.

Per argomenti ritenuti di carattere generale ci riserviamo di pubblicare interventi ed eventuali nostre  risposte.

Come vedrete, per scriverci dovrete indicare i vostri dati che, comunque, salvo vostra esplicita richiesta nel testo del messaggio, MAI SARANNO RESI PUBBLICI.

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11.3.04. "Le Dogane" - Oltre le colonne n° 7
Letto e meditato. E' probabile (sic!) che chi ha scritto questa parte del periodico non sia delle Dogane. Nessun problema perché ha detto cose in fondo vere e . sagge. Ma la chiave di interpretazione della "questione Dogane" va chiarita, assolutamente senza polemiche, per evitare che inviti come "Noi siamo qui .. Vi aspettiamo.." suonino come invito ad un impegno mancante che, al contrario, date le condizioni attuali e storiche del ministero-dipartimento-agenzia e del suo personale, non potrebbe essere maggiore. Cancelliamo innanzitutto l'idea che i lavoratori delle Dogane si sentano penalizzati dalla presunta perequazione a perdere  per i 1500 euro contro i 2500 delle altre Agenzie: assolto per mancanza del corpo del reato, davvero, non è quello il problema. Riaffermiamo la piena coscienza dei lavoratori delle Dogane circa gli errori di contrattazione degli anni passati come ad esempio un FUA colabrodo che paga tutto, dall'acquisto degli scanner alla tazzina di caffè del Dirigente allo straordinario (pardon RSP): mi risulta che gli iscritti nelle Dogane (Agenzia più sindacalizzata) sono in aumento per le RdB ed in calo per gli altri, questo avrà pure un significato. Raccolta di firme al 18% invece che al 36% .. Vi prego ditemi che ho capito male e che l'intento era solo di statisticizzare i dati. Orbene, andiamo all'integrativa ed andiamoci insieme (anche noi siamo qui, chiamateci!!) e cerchiamo di correggere le stupidità degli anni passati, non per la "questione dogane" ma per i lavoratori delle Dogane che, ci dispiace, ma purtroppo è così, sono indubbiamente atipici e pagano questa atipicità anzicchè vedersene gratificati. Nessuno si tira indietro, siamo pronti. La pubblicate?

Non abbiamo nessun problema a pubblicare la lettera, che peraltro ci fornisce lo spunto per ribadire un principio essenziale. Le Rappresentanze sindacali di base sono un'organizzazione che non ha padroni e che non ha padrini. Questo significa che è in grado di proporre e praticare soluzioni sindacali solo in base alla partecipazione reale dei dipendenti che la costituiscono. Se i doganali, tipici o atipici, non partecipano alle nostre iniziative, se non le costruiscono... non potremo fare nulla per i doganali. Tutto qui. Oggi cresciamo, è vero, ma probabilmente perchè le contraddizioni del contratto mettono a nudo le scelte sbagliate e la nostra coerenza nel denunciarle e nel proporre altro... Poi possiamo discutere della atipicità... ma è necessario comprendere che o si costruisce assieme oppure non si va da nessuna parte. Per questo il tono rivendicativo che talvolta emerge da parte di qualche "doganale", forse, per quanto ci riguarda è mal destinato. Il contratto integrativo sarà il primo momento vero... speriamo che in quel momento ci siano veramente (e formalmente) molti più "doganali" con noi... perchè, comunque, finora erano pochini. Ed era un dato reale non solo statistica... un problema, non una polemica.

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24.01.2004 agenzie fiscali? (Dogane - Campania)
Sono un iscritto rdb. volevo congratularmi per l'ottimo contratto per l'agenzia delle entrate. a quando quello per l'agenzia delle dogane?
Siamo assolutamente d'accordo (lo abbiamo anche scritto nella nota a verbale al contratto che non sia accettabile la discriminazione sulla stabilizzazione del salario accessorio tra dogane ed altre agenzie.Non possiamo però che affermare alcune cose.
La prima, forse banale, è che le RdB alle dogane, per ora hanno un livello di iscritti alquanto scarso se rapportato alle altre agenzie... questo non significa, ovviamente, che tuteliamo le altre agenzie piuttosto che le dogane, ma che è più facile ottenere risultati sindacali nelle realtà dove si riesce a dimostrare di rappresentare realmente i dipendenti. La nostra battaglia per la stabilizzazione del salario accessorio è stata lanciata in tutte le agenzie ma ha trovato scarsa rispondenza nelle dogane... un esempio, alla raccolta di firme varata un anno e mezzo fa, nel territorio ed entrate, ha firmato il 35% del personale, alle dogane il 18%. Diviene difficile ottenere risultati per chi sembra non essere interessato ad essi!
Inoltre, gli appunti che muovete sembrano non tenere conto che non si tratta di soldi freschi, ma di un recupero in busta paga di soldi del Fondo Unico di Amministrazione... in sostanza, per le altre agenzie si è presa una quota di circa il 37% del Fondo Unico di Amministrazione e si è portata in busta paga... per le Dogane questa quota in termini percentuali è molto più bassa. In realtà ognuno continua a prendere queanto prendeva prima... è solo cambiata la modalità di percezione. Questa cosa deriva dalle contrattazioni sul FUA fatte negli anni precedenti (che nelle dogane ci hanno visto minoranza). In tutte le agenzie abbiamo richiesto un salario di professionalità, legato solo alle presenze. Cercavamo così di accantonare una quota dle FUA proprio per chiederne la stabilizzazione. Alle dogane questo è risultato più difficile proprio perchè nessuno ha voluto rinunciarte all' RSP che si brucia quasi metà del FUA.Insomma, quando noi eravamo contro l' RSP non lo facevamo solo per partito preso o perchè ideologicamente contrari allo straordinario. Il fatto è che, ed oggi se ne accorgono tutti, che per prendere i vostri soldi vi facevano fare straordinario... speriamo che vi accorgiate di questo e che per noi, nella prossima contrattazione integrativa, grazie all'aumento del numero degli iscritti, sia più facile limitare i fondi RSP ed aumentare il salario di professionalità (per stabilizzarlo all'interno del prossimo contratto).

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7.1.04 - "I belli addormentati" (Demanio - Lombardia)
Messaggio: Il Segretario Generale UIL Angeletti, ha di recente dichiarato: 1) E' in corso una "aggressione" al salario dei dipendenti pubblici; 2) Occorre rivedere il patto per il lavoro siglato nel 1993.
Dpo dieci anni di scelleratezze cominciano a svegliarsi e si ricordano che i lavoratori non riescono più ad arrivare a fine mese. Se a ciò, aggiungiamo quello che sta accadendo nel settore dei trasporti, dove la base ha sconfessato il gioco al ribasso dei "soliti noti", abbiamo un quadro chiarissimo della situazione. A questo punto, chiedo: cosa aspettiamo a fregarcene delle regole ed a inasprire la lotta una volta per tutte? Perché dovremmo rispettare accordi che il governo e l'Amministrazione Finanziaria disattendono da anni e anni? Vogliamo o no, una volte per tutte "incazzarci" per davvero? Non ci sono in ballo 10 o 20 euro di aumento ma il rifiuto della solita elemosina (che non serve a niente) e la determinazione a porre sul tavolo la questione del reddito in Italia. Invito tutti i colleghi a non accettare alcun contratto firmato al ribasso, come é accaduto nel settore trasporti. Che nessuno si permetta di giocare, ancora una volta, sulla nostra pelle, spacciando per vittoria qualche euro di aumento o qualche  inutile concessione. Questa volta, difficilmente riuscirebbe a farla franca.

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23.12.03 - Contratto e Sindacati: Ignavia o connivenza ?
Vorrei proporre a tutti i colleghi una campagna di "rottamazione" delle tessere sindacali, dal momento che é ormai innegabile che le OO.SS. si comportano esattamente come partiti politici, ossia ci prendono in giro e si limitano a gestire le decisioni di un governo irresponsabile e inaffidabile. Togliamo loro la poltrona da sotto le chiappe e riappropriamoci del nostro destino lavorativo! Mandiamoli a casa!

Accettiamo la provocazione, visto che, purtroppo, sappiamo che questo è un luogo comune molto diffuso. I sindacati cattivi, i sindacalisti collusi, mandiamoli a casa. E poi? Possiamo anche essere d'accordo che ci sono sindacati che paiono aver smarrito un ruolo di rappresentanza che dovrebbe essergli proprio, ma non siamo affatto convinti che il "vuoto" sia la soluzione. Forse uno dei problemi che abbiamo è che gli iscritti al sindacato sono non più del 40-45% del personale, e che anziché costruire sindacato, magari in maniera alternativa, ci si limiti a dire che dobbiamo mandarli a casa. Noi a questi discorsi rispondiamo: guardatevi intorno, ci sono sindacati diversi tra loro, nel metodo e nel merito, scegliete quello che vi pare vi rappresenti di più ed iscrivetevi. Noi abbiamo la presunzione di dire che rappresentiamo più di altri gli interessi di chi lavora, per cui ci aspettiamo vi iscriviate da noi... se così non è, iscrivetevi ad altri sindacati che sono diversi da noi nel merito e nel metodo, ma non fate, per cortesia, discorsi qualunquisti... siete voi stessi a rimetterci. Esecutivo Nazionale RdB/CUB Agenzie FIscali

24.12.03. A proposito di qualunquismo...
Nel precedente messaggio in cui proponevo la rottamazione delle tessere sindacali, per cercare di non dilungarmi troppo ho rischiato di essere poco chiaro. La mia critica, in realtà, era rivolta ai "soliti" noti e non alla RdB che, nel comparto Agenzie é in netta minoranza e non può incidere più di tanto. Coloro che, invece, i "numeri" li hanno, hanno tradito il mandato dei loro iscritti e li hanno svenduti ai "padroni". Alla Rdb, Organizzazione alternativa, riconosco coerenza di comportamento e capacità propositiva, soprattutto in questo difficile e delicato momento. Per favore, però, non parlate di qualunquismo e ricordate, soprattutto, che i lavoratori sono ormai stufi di Sindacati che non rappresentano più i loro interessi, anche se, ovviamente, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Arrivo persino a dire che se i Sindacati più rappresentativi sono questi é molto meglio il vuoto...

Ti dobbiamo da bere! A parte gli scherzi, siamo felici della correzione, o meglio del chiarimento... anche noi eravamo e siamo stufi di chi pensavamo non rappresentasse più i nostri interessi... ed eccoci qui! Non vorremmo sopravvalutarci ma ti preghiamo di non sottovalutarci. Già diversi sono i risultati raggiunti. Molti altri ne raggiungeremo!

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20.12.03 - Alle RSU degli Uffici Locali - Alle OO.SS
I lavoratori dell’Ufficio di Roma 2 si sono riuniti in assemblea nei giorni 18 e 19 dicembre 2003 per mantenere lo stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi a seguito della rottura delle trattative per la  stipula del 1° CCNL delle Agenzie Fiscali, culminato nella grande assemblea cittadina del 17 dicembre 2003 sotto la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate.
L’Assemblea odierna ha deliberato di sfilare compatti e rumorosi (cartelloni, fischietti e slogan) lungo i piani dell’ufficio fino ad arrivare davanti alla stanza del Direttore, il quale è stato invitato a riferire agli organi superiori sullo stato di esasperazione in cui versano attualmente i lavoratori delle Agenzie Fiscali ed informato sul proseguimento delle assemblee e delle azioni di lotta a ritmo serrato anche nei prossimi giorni.
Invitiamo quindi le Rsu degli altri Uffici Locali in indirizzo ad informare tutti i colleghi sulle iniziative di protesta intraprese nelle diverse sedi, al fine di coordinare le azioni per il raggiungimento dell’obiettivo comune: CONTRATTO SUBITO CON GIUSTI RICONOSCIMENTI ECONOMICI E PROFESSIONALI!!!!! 
La RSU dell’Ufficio di Roma 2 - Roma, 19 dicembre 2003 
Per qualunque comunicazione scrivere a carla.coccia@agenziaentrate.it

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20.12.03. Contratto Agenzie Fiscali
La presente per informarvi che presso la sede centrale dell'Agenzia del Territorio-Roma, l.go Leopardi,5- i lavoratori stanno attuando, in regime di "stato di agitazione" un'ora quotidiana di assemblea che si conclude con una sfilata silenziosa per i 7 piani della sede. La adesione finora ricevuta è di circa 200 lavoratori, in progressivo aumento. Al termine delle festività di fine anno si prevede di organizzare forme di lotta piu' incisive. Se lo ritenete opportuno, divulgate questa notizia presso tutte le altre sedi e uffici delle altre Agenzie.

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19.12.03. Verifiche a livello nazionale: un nuovo regalo dell'agenzia
L'agenzia delle entrate ha escogitato un nuovo modo per contrastare l'evasione fiscale a livello nazionale, chiedendo la nostra disponibilità ad effettuare verifiche interregionali. Il tutto, come al solito, a costo zero per l'agenzia. Il lavoratore, invece dovrebbe mettersi a completa disposizione del "padrone" libero di chiamarlo in qualsiasi momento, senza dargli un cent.in più della miserabile indennità di missione. Invitiamo i lavoratori di tutti gli uffici a negare la loro disponibilità come forma di lotta contro un'amministrazione capace di chiedere senza dare nulla in cambio. I lavoratori della macchina (Metropolis).

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19.12.03. Assemblea Roma 2. Lotta per un contratto
In data 18/12/2003 presso i locali del Front Office di Roma 2 si è svolta una assemblea di lavoratori in stato di agitazione a causa del mancato rinnovo contrattuale. In quella sede si è deciso di organizzare iniziative di lotta finalizzate a rendere visibile il malessere degli impiegati delle Agenzie e sensibilizzare anche l'opinione pubblica. Dall'Assemblea è emersa la precisa volontà di creare un coordinamento sia tra i vari uffici di Roma sia tra quelli di tutta Italia al fine di organizzare forme di lotta unitarie e quindi più incisive. Pertanto, si invita codesta RDB a divulgare il presente comunicato perché gli uffici in indirizzo facciano pervenire notizia circa le  iniziative intraprese.

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17.12.03 FUA 2002- nessun compenso agli addetti al team rimborsi. Lettera aperta a CGIL, CISAL, CISL, FLP, RdB/CUB, SALFI, UGL e UIL
Ogni lavoratore dipendente dell'agenzia delle Entrate rappresenta un anello di una catena. Gli elogi ripetutamente espressi da alte cariche dello Stato e dai vertici dell'Agenzia per l'efficace lavoro svolto dal personale in campo fiscale: contrasto all'evasione, rapporti con i cittadini, cambiamento sostanziale della natura dell'amministrazione finanziaria, fisco nelle scuole, servizi telematici, ecc. sono significativi indicatori di una dimostrata competenza e duttilità del personale nell'espletamento degli incarichi professionali attribuiti. Il ritmo di lavoro sempre più percepito come incremento della produttività viene in minima parte compensato con incentivi al merito personale.Ma non tutto il personale viene trattato equamente nella stessa maniera. L'iniquità interna al sistema dei compensi incentivanti non considera affatto la gestione dei rimborsi eseguita in back-office dell'Area servizi e relazioni con il contribuente. Da anni le unità lavorative addette al servizio rimborsi IVA, II.DD., REGISTRO, SUCCESSIONI e altri tributi minori non percepiscono alcun compenso incentivante, contrariamente ai colleghi dei team accertamento, contenzioso, riscossione, front-office. Eppure ad ogni livello, locale, regionale e centrale, il settore rimborsi è ritenuto di primissimo piano, da dotare di personale altamente qualificato, gravato di rilevanti responsabilità. Si pensi ai miliardi di euro erogati in campo IVA, accertamento formale, la delicata e complicata situazione delle polizze fideiussorie, il successivo controllo ispettivo, ecc. connessi ai svariati rimborsi delle imposte dirette e di tutti gli altri tributi fanno di questo settore uno dei cardine del rapporto con i cittadini. Il contribuente interessato viene personalmente in ufficio per conoscere lo stato della sua pratica e la stima del tempo occorrente al pagamento del rimborso. Gli addetti ai rimborsi sanno che non sempre è facile fornire una ragionevole risposta. L'impegno professionale altamente qualificato nel vagliare la pratica per l'accettazione o il diniego della domanda di rimborso, la conoscenza di tutti i tributi gestiti dall'Agenzia, la preparazione nel campo informatico e l'assunzione di decisioni e delle connesse responsabilità in presenza di nulla di scontato obbligano il personale ad un continuo, stressante e autodidattico aggiornamento. Questo, in breve, e semplificando al massimo, è il lavoro svolto da chi è addetto ai rimborsi. In ufficio, a partire dal Dirigente locale e fino ai Dirigenti e Direttore Regionale, non si sente  altro che continue raccomandazioni dirette all'attenzione, accuratezza e precisione in un settore delicatissimo da gestire, non escluso il possibile coinvolgimento a livello penale. Se questo è quanto circa 1.000 unità, stimabili come incaricati dei rimborsi in campo nazionale, svolgono giornalmente, perché non riconoscere loro una quota del compenso incentivante? Ci si dichiari chiaramente quali sono i motivi di questa inspiegabile esclusione! Così perdurando la situazione, si crea negli uffici locali scontento per un manifesto squilibrio economico: nessuno vorrà essere assegnato ad un tipo di lavoro a priori conosciuto come non giustamente ricompensato! Le organizzazioni Sindacali, la D.C. e le D.R. prestino attenzione alle espressioni di questi lavoratori del settore rimborsi e rappresentino le richieste avanzate a sostegno della pari dignità e uguaglianza. Il team rimborsi

Se volessimo cavarcela con una battuta potremmo semplicemente dire che l'accordo sul FUA 2002 non è stato da noi sottoscritto e che, quindi, non possiamo essere tra i destinatari dei, legittimi, strali dei colleghi dei rimborsi. Ma, siccome siamo un sindacato che sulla questione indennità ha un'idea ben precisa, non possiamo perdere l'occasione per rispondere più seriamente. La legittima rivendicazione dei colleghi dei rimborsi cozza con una realtà che, forse, non è ben chiara a tutti... le indennità vengono ricavate da un unico fondo (il fondo unico, appunto) che ha un entità predefinita e che non viene accresciuta dall'individuazione di altre indennità. In sostanza, i soldi sono quelli e la creazione di altre indennità non fa che tirare la coperta corta da una parte piuttosto che dall'altra. Questo ci fa comprendere la demenzialità del sistema che obbliga a scontentare tutti e a crea, nel grande, l'individuazione a monte delle indennità, e nel piccolo, la loro distribuzione negli uffici, solo divaricazione tra lavoratori. Per questo, forse, più che chiedere indennità (peraltro legate all'alea della contrattazione annuale e attribuite con ritardi variabili da 1due a tre anni) dovremmo imparare a chiedere il riconoscimento giuridico del lavoro che svolgiamo... forse, visto che abbiamo tutti più impegni e più responsabilità non è così assurdo pensare che tutto il personale dovrebbe essere reinquadrato verso l'alto, così, gli importi delle indennità potrebbero essere recuperati in busta paga, in parte dal FUA, in parte da nuovi stanziamenti... in busta paga... ma questo significherebbe il riconoscimento in via definitiva delle nostre capacità, ci sottrarrebbe ai ricatti delle dirigenze e di quei sindacalisti che, mercanteggiano sulle quattro lire (pardon, euro) ricavando da questo mercanteggiare il loro ruolo, altrimenti inutile... forse l'obiettivo è più difficile ma è più coerente con l'incipit della vostra lettera secondo il quale ogni dipendente dell'Agenzia delle Entrate rappresenta un anello di una catena... secondo noi, il meccanismo delle indennità crea una catena fatta di anelli deboli, che in qualsiasi momento possono essere spezzati e sostituiti... garantisce una flessibilità dell'uso del personale a vantaggio esclusivo del datore di lavoro... consente, come sta accadendo di spostare l'attenzione dal contratto, obiettivo più difficile, ma che può risolvere a monte i problemi, alle trattative su quattro soldi... rendendo assolutamente inefficace, quando non clientelare, l'intervento sindacale. Non pensate che sia ora di finirla? Esecutivo Nazionale RdB/CUB PI

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12.12.03 QUESTIONARIO SULLO STATO DI SALUTE DEI DIPENDENTI
PREOCCUPATI DELL'ELEVATO NUMERO DI COLLEGHI CHE ULTIMAMENTE HANNO RISCONTRATO PROBLEMI ALLA TIROIDE E DALLA PRESENZA IN UFFICIO DI UNA COLLEGA A CUI E' STATA RICONOSCIUTA LA DIPENDENZA DA CAUSA DI SERVIZIO DI CARCINOMA ALLA TIROIDE DOVUTO ALL'USO DELLE STAMPANTI LASER (RADIAZIONI IONIZZANTI) ABBIAMO DISTRIBUITO UN QUESTIONARIO ANONIMO AI COLLEGHI E I RISULTATI DI SEGUITO TRASCRITTI SONO INQUIETANTI. LA PRESENTE VIENE INVIATA PER SOLLECITARVI AD INTERVENIRE PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI. QUESTIONARI CONSEGNATI 160. QUESTIONARI RICONSEGNATI  41. MALATTIE RESPIRATORIE 15. PATOLOGIE TIROIDEE  10.STRESS 19.

Vi ringraziamo. Siamo anche noi impressionati dai dati del vostro questionario. Probabilmente noi tutti sottovalutiamo le "malattie professionali" dei nostri ambienti di lavoro. Sarebbe interessante avere copia del questionario per verificare la possibilità di somministrarlo ad un campione più ampio e iniziare da lì. Se volete potete inviarlo a oltrelecolonne@agenziefiscali.rdbcub.it.

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11.12.03 - Contratto da conquistare
(Entrate Cento - FE) - Il contratto di lavoro è un diritto dei lavoratori e rientra in quel sistema di regole che danno corpo alla pace sociale (come suole dirsi);chi mina la pace sociale, gli autoferrotranvieri di Milano che non 'rispettano' le regole sullo sciopero o il datore di lavoro che da due anni disattende un accordo sottoscritto? chi mina la pace sociale coloro che hanno previsto il condono per chi ha evaso le tasse (pagare le tasse è un'altra di quelle regole da rispettare per evitare conflitti)o i lavoratori delle agenzie fiscali che chiedono il contratto di lavoro ed aumenti salariali per arrivare a fine mese? quando i lavoratori delle agenzie fiscali decideranno di fare come gli autoferrontranvieri di Milano e non rispettare più le regole del gioco? forse allora qualcuno si renderà disponibile ad ascoltarci...

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11.12.03 - perchè siamo stati presi in giro?
(Entrate. Palermo - PA) - Noi dipendenti dell'Agenzia delle Entrate che cosa abbiamo guadagnato con questa bella riforma? Soltanto lavoro in più e sempre con lo stesso stipendio, il dirigente che ci comanda a bacchetta e che prende a novembre il FUA per intero (anno 2003 non ancora concluso),e per noi soltanto un misero anticipo del 10%. 

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