PASSAGGI  NELLE  AREE  E  TRA  LE  AREE

COME  SCONTENTARE  TUTTI  E  VIVERE  FELICI

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11.2.04 - A cura dell'USAPI affiliato a RdB/CUB


Riuscire a scontentare tutti in un sol colpo sembrava impresa impossibile ma, rispettando il vecchio adagio “al peggio non c’è mai fine”, i vertici delle Agenzie fiscali questa volta hanno studiato una procedura tale da creare danno a tutti.

Ma andiamo per ordine. L’11 luglio 2001 venivano emanati i bandi per i passaggi tra le aree e nelle aree, per un esiguo numero di posti, che consentivano quanto le sentenze n.1/2000 e n.194/2002 della Corte Costituzionale avevano censurato: il salto di più di un livello.

Ma c’è di più, con la complicità dei soliti quattro sindacati, venivano create delle procedure per l’attribuzione del punteggio utile alla partecipazione a detti corsi tali da impedire, di fatto, la partecipazione a dette procedure ai Lavoratori appartenenti ai livelli direttamente inferiori (ci riferiamo ai B3 ed ai C2).  

Cosa fare quindi?  Basta salvare l’apparenza!  Con l’accordo per lo sblocco delle procedure del 2003, veniva sancito: “il personale inquadrato nelle posizioni economiche C2 e B3 alla data del 1° gennaio 2001 che ha presentato, a suo tempo, domanda di ammissione al corso-concorso per il passaggio, rispettivamente, alle posizioni economiche C3 e C1, sarà ammesso a partecipare, anche in soprannumero, al percorso formativo di qualificazione e aggiornamento professionale ed al  conseguente esame finale”.

In ogni caso, recita l’accordo, “le nuove procedure selettive relative ai bandi eventualmente da emanare, ai sensi della presente intesa, saranno basate su criteri di pari ponderazione fra valutazione dei titoli e prova di esame”, come dire che la partecipazione ai corsi dei B3 e dei C2 è puramente a carattere sportivo, ben sapendo che non potranno in nessun caso gareggiare alla pari.

 Peccato però aver dimenticato che basterà il ricorso di anche uno solo dei Lavoratori “scavalcati” per annullare tutte le procedure.

Andando ancora più a fondo, ricordiamo che già all’interno dell’area B2 era stato impedita la partecipazione alle procedure per B3 di coloro che non erano in possesso del titolo di studio richiesto, consentendo però il doppio salto a pari colleghi che ugualmente non hanno il titolo di studio richiesto per l’accessi a C1.

Complimenti, ottimo lavoro!!! Speriamo solo che gli scienziati che hanno così faticosamente elaborato questo guazzabuglio, illuminati da un esame di coscienza, facciano un passo indietro e prendano in considerazione la nostra vecchia proposta (l’unica soluzione a costo zero per l’Amministrazione): far partecipare tutti i Lavoratori a corsi di riqualificazione che consentano l’avanzamento di un livello!