Settore Stato (Agenzie Fiscali, Ministeri, Presidenza Consiglio)

RACCOLTA FIRME PER L’AUMENTO DEL POTERE D’ACQUISTO DEI BUONI PASTO

E’ quantomai ovvio affermare che l'incessante e costante aumento dell'inflazione ha eroso notevolmente in questi anni il potere d’acquisto delle buste paga dei lavoratori dipendenti.  

Questa erosione è stata ancor più evidenziata dall’entrata in vigore dell'euro, così come dimostrato non solo dagli studi condotti dalle varie associazioni dei consumatori, ma dalla stessa ISTAT.  

Per contro il valore dei buoni pasto è rimasto invariato dal 1996 a 9000 lire, pari ad euro 4,65. E’ del tutto evidente che con tale importo è difficile coprire il costo di un pasto.

Più che di un buono pasto, ci troviamo di fronte ad un buono colazione! 

Crediamo che il valore del buono pasto vada immediatamente adeguato e, per sua natura, direttamente collegato all’inflazione e al costo reale della vita.

Non va dimenticato che, già oggi, lo Stato risparmia sulla spesa per i buoni pasto il 50-60% di quanto preventivamente stanziato in bilancio. Soldi incamerati dal Tesoro come risparmi di gestione.

E di soli risparmi oggi sembra occuparsi il Ministro Tremonti, che, con i nuovi appalti ha reso più difficile la spendibilità dei tickets, avendo aumentato in maniera sproposita le commissioni, e diminuendo, in proporzione, quanto incassato dai negozianti che, ovviamente, non hanno più interesse a “prendere” i buoni pasto… anche perché alcune ditte appaltatrici sono insistentemente vociferate di insolvenza. La vicenda è a dir poco scandalosa e paradossale.

E’ necessaria una monetizzazione “esentasse” dell’attuale buono pasto

E’ necessario un adeguamento dei buoni pasto ad Euro 7,75 netti

 Le Rappresentanze sindacali di base hanno preparato una petizione che lanciamo ora, seppur se in coincidenza col periodo estivo, perché riteniamo necessario iniziare a dare un immediato segnale di dissenso.

Segnale che deve trovare, nei prossimi mesi, risposta nelle sedi contrattuali

LA PETIZIONE VA SOTTOSCRITTA ED INVIATA AL NUMERO DI
FAX - 06 233 200 763

Sarà cura dei nostri coordinamenti nazionali di Ministero consegnarla ai Ministri competenti, al Ministro dell’Economia e Finanze, all’ARAN e alla Consip.