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Al
MINISTERO_________________________________
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Dipartimento _________________________________
Ufficio ______________________________________
Oggetto
: Richiesta applicazione RIA – Retribuzione Individuale di Anzianità.
D.P.R. 17 gennaio 1990 n° 44, art. 9,
comma 4° e 5°.
Il/La sottoscritto/a
_________________________________________________ imp. della ex ________ q.f.
in servizio presso l’Uff.
________________________________________________________ di codesto
Dipartimento.
PREMESSO
- che il
Consiglio di Stato – Sez. IV, con sentenza n° 441/98 ha dichiarato il diritto
dei ricorrenti di fruire della maggiorazione di cui in oggetto ciò anche se i
servizi prestati ai fini degli anni utili (5, 10 e 20 anni) siano stati
effettuati in diverse Amministrazioni;
- che con varie sentenze i TT. AA RR, (cfr. -
ex multis - : TAR Lazio, Sez.I, n.1135/96, TAR Lazio, Sez. I, n.1382/98,
1383/98, 1384/98 e 1385/98 nonché, Cons.St, Sez. VI, n.2451 del 20 aprile
2000), statuiscono che i ricorrenti interessati alla proroga del “Regolamento
per il recepimento delle norme risultanti dalla disciplina prevista
dall’accordo del 26 settembre 1989” concernente il comparto ministeri e del DPR
5 marzo 1986, n° 68 che disciplina il rapporto di lavoro del personale statale
ed altre categorie, debbano essere destinatari dei benefici in parola;
- che per gli effetti del D. L. 19.9.1992,
n.384, convertito in Legge 14.11.1992, n.438, gli accordi di comparto venuti a
scadenza il 31 dicembre 1990, sono stati prorogati al 31 dicembre 1993;
-
che l’art.7 del suddetto Decreto legge ha fissato la decorrenza dei nuovi
accordi a partire dal 01 gennaio 1994;
- che la
circolare n. 103 del 30 dicembre 1992 del Ministero del Tesoro – Ragioneria
Generale dello Stato, con sua interpretazione dell’art.7 del convertito D.L. n.
384/92, disponente l’esclusione dei benefici economici aggiuntivi in
particolare maggiorazioni retribuzioni individuali di anzianità, per effetto
delle sopraggiunte sentenze è stata dichiarata illegittima poiché in violazione
dell’art. 7, primo comma, del convertito D.L. 19.9.1992, n.384, dell’art. 13,
legge, n.93/1983, e dell’art. 72 del D. Lg.vo 03.2.1993, n.29;
che
la Terza Sezione del Consiglio di Stato nell’adunanza del 20 giugno 2000 ha
espresso parere, prot. n. 1188/2000, tra l’altro, che “la concessione del beneficio
della maggiorazione R.I.A. non era subordinata alla domanda del dipendente,
essendo erogabile d’ufficio”
poiché detto beneficio economico avrebbe dovuto discendere dall’automatica
applicazione, previa “determinazione generale da adottarsi dal
Ministero per l’attuazione
dell’iniziativa in discorso”, delle normative testè citate.
-
che l’art. 3, I° comma e l’art. 36, I° comma della Legge Costituzionale,
statuiscono il principio di eguaglianza e di adeguatezza e proporzionalità
della retribuzione.
CHIEDE
:
a) l’attribuzione della maggiorazione della retribuzione
individuale di anzianità prevista dalla norma in oggetto, avendo maturato n°
_________ anni di servizio, entro il periodo di vigenza del contratto 1988/90,
prorogato al 31.12.1993;
b) gli interessi legali e rivalutazione
monetaria, come previsto dal D.M. del 01.9.1998, in G.U. del 13.10.1998, n.239.
La presente affinché gli Uffici in indirizzo emanino i
necessari provvedimenti, ai sensi della legge 07.8.1990 n.241, atti a
soddisfare i diritti del/della sottoscritto/a , così come sopra prospettato.
Con l’avvertenza che, in difetto, l’istante riterrà
concretizzata la fattispecie del silenzio – rifiuto e si vedrà costretto/a a
far valere le proprie ragioni, anche in merito all’eventuale danno, nelle
competenti sedi giudiziarie.
La
presente é da intendersi come costituzione in mora ex art. 1219, comma 1, C.C.,
interruttiva del decorso della prescrizione come stabilito dall’art.2943, comma
1, C.C.
I
n f e d e