RIA (Gradone) : stiamo VINCENDO…

Riportiamo integralmente il comunicato che ci è stato inviato dall’Associazione Difesa del Lavoratori di Padova, nostra affiliata.

 Oltre settecento lavoratori, del Veneto, la gran parte del Ministero delle Finanze, nel 1997 presentarono ricorso, sulla RIA (retribuzione individuale d’anzianità), con lo studio legale Squillace dell’Associazione Difesa Lavoratori che garantì a tutti i lavoratori, richiedendo solo un contributo di 10.000£ indipendentemente dall’essere o no iscritti a qualsivoglia sindacato, la possibilità di rivendicare attraverso le vie legali i propri diritti. Furono presentati, visto il gran numero di ricorrenti, cinque ricorsi con i numeri di R.G. 2782 – 2783 – 2784 – 2785 - 2786 presso il TAR di Venezia che il 24/12/2001 depositò le sentenze n°441 – 4442 – 4443 – 4444 - 4445 che solo a febbraio 2002 sono state comunicate alle parti.

L’oggetto in discussione era lo stabilire: “ se il periodo di vigenza contrattuale, entro il quale doveva essere maturato il quinquennio d’anzianità dovesse arrestarsi all’originaria data contrattuale (31/12/90), secondo l’impostazione seguita dall’Amministrazione, in altre parole se detta anzianità potesse completarsi nell’intero periodo di vigenza dell’accordo collettivo, prorogato dall’art.7 D.L. 384/92 fino al 31/12/1993, come sostengono i ricorrenti”.

Le cinque sentenze sono uguali pertanto ci limitiamo a riportare la parte finale della sentenza n° 4441/2001 che recita così :”In conclusione,…., il Collegio conferma il proprio precedente orientamento aderendo all’interpretazione invocata dai ricorrenti. Il ricorso va pertanto accolto, con condanna dell’Amministrazione al pagamento a favore dei ricorrenti della retribuzione individuale ex art.9 cit. per anzianità conseguente sino al 31/12/1993, con decorrenza dalla data di maturazione per i singoli ricorrenti, dell’anzianità rilevante, oltre rivalutazione monetaria e interessi come per legge dalla data dei singoli ratei al saldo…. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, prima sezione,definitivamente pronunziando sul ricorso in premessa, respinta ogni contraria istanza ed eccezione, lo accoglie, dichiara la sussistenza del diritto patrimoniale e condanna l’Amministrazione intimata a corrispondere ai ricorrenti le relative somme con interessi e rivalutazione monetaria. Compensa le spese e competenze del giudizio tra le parti. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”.

 …SE NON FOSSE PER LA FINANZIARIA !

 E’ bene ricordare come la Finanziaria 2001, varata dal governo di centro sinistra, introduceva la norma che scippava il diritto al corretto calcolo della corresponsione dell’emolumento RIA o Gradone (a seconda del comparto), e anche la Finanziaria 2002, varata dal governo di centro destra contiene la stessa norma. Abbiamo citato la Finanziaria del 2001 perché già il giudice del Tribunale di Parma ha sollevato, nell’ambito del dibattimento di un ricorso d’alcuni dipendenti, la questione della legittimità davanti alla Corte Costituzionale del comma tre articolo 51 della legge Finanziaria 2001.

 ...MA LA LOTTA CONTINUA!

L’ADL che è federata con la RdB Pubblico Impiego, che su questa battaglia è impegnata ormai da anni, darà mandato al proprio studio legale di costituirsi in giudizio presso la Corte Costituzionale. Le prospettive di vittoria sono realistiche perché una recente sentenza della stessa Corte Costituzionale sanciva l’articolo 26, commi quattro e cinque, della Finanziaria 1999, che analogamente tentava di scippare il diritto agli interessi legali sulle differenze stipendiali ai sensi della legge 312/80, e imponeva la cancellazione di quei commi per palese contrasto del dettato costituzionale. Come, a nostro giudizio, sono le norme contro cui ci rivolgiamo.

 Sugli sviluppi della vertenza legale della RIA sarà nostra cura dare ai lavoratori tutti gli aggiornamenti sul suo andamento.

 Padova, 27/02/02    

Associazione Difesa Lavoratori federata RdB